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I CREMONESI IN REGIONE

Marcello Ventura in prima linea: «Più voce al territorio»

Il presidente della Commissione Attività produttive: «Darò visibilità ai temi della nostra provincia»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

23 Aprile 2023 - 10:16

Marcello Ventura in prima linea: «Più voce al territorio»

Il consigliere regionale cremonese Marcello Ventura

CREMONA - Il consigliere regionale cremonese Marcello Ventura, di Fratelli d’Italia, è stato eletto presidente della Commissione Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione di Regione Lombardia. Si tratta dell’incarico più importante per un rappresentante della nostra provincia nella Giunta Fontana, a cui fa seguito la nomina da segretario in Ufficio di presidenza per l’Agricoltura del collega Matteo Piloni, del Pd.

Ventura, ora è presidente di una delle commissioni più importanti al Pirellone. Sarà una sorta di assessore ombra per Cremona?
«Indubbiamente essere presidente di una delle commissioni più rilevanti in Regione Lombardia implica una necessaria collaborazione con gli assessori, con cui ho avrò la possibilità di confrontarmi frequentemente portando loro le istanze del territorio. L’importanza intrinseca del ruolo, credo, potrà dar forza ulteriore ai temi portati che acquisiranno un peso specifico nel dibattito, garantendo maggior visibilità alle problematiche del Cremonese»

Parlando di attività produttive, nella nostra provincia non mancano di certo. Da colossi come Latteria Soresina ad Arvedi, passando per le piccole-medie imprese agricole che sono l’ossatura dell’economia provinciale. Qual è la formula, se esiste, per riuscire tornare a giocare in Serie A insieme a Milano, Brescia e Bergamo?
«È innegabile che negli ultimi anni il peso della nostra realtà, rispetto alle città citate, è stato relativo. Non mi spingo a dire che siamo stati presi sottogamba ma, di certo, non ci è stata riconosciuta la dovuta, pari, importanza. Nella mia Commissione sono incardinati anche i temi del commercio del turismo, dell’artigianato e dell’ente fiera. Quest’ultimo, in particolare, credo possa e debba essere volano per il nostro territorio al fine di riacquistare una centralità che sarà lo scopo della mia missione in regione anche, come detto, attraverso legami stretti di collaborazione con gli assessori di riferimento. C’è poi anche, nelle competenze incluse, il tema occupazionale. E, di conseguenza, la possibilità di convocare tavoli di lavoro, per esempio, con aziende in difficoltà. È una cosa che farò»

Ha già messo nero su bianco le sue priorità da presidente di commissione e la sua road map? O deciderà di volta in volta temi e soluzioni?
«Direi che, intanto, bisogna cominciare dall’appuntamento fondamentale, quello di mercoledì, con la prima riunione della presidenza di commissione, in attesa delle linee guida degli assessorati. Poi, come detto, ci occuperemo delle istanze di tutte le province ma con un occhio di riguardo al mio territorio»

Passiamo ad altri temi. La siccità, di per sé, è un tema che riguarda strettamente l’agricoltura e il clima. Ma a pagarne le spese sono le imprese. C’è, quindi, sinergia con assessorati e commissioni competenti per studiare un piano comune?
«Certo, la filiera agricola è composta da piccole e medie imprese che ricadono sotto la mia competenza. Non solo, faccio anche parte della commissione Agricoltura e, dunque, vi è un doppio interesse. Su questo tema in particolare mi sento di affermare da subito come la mia idea sia chiara e inequivocabile: serve la bacinizzazione e serve adesso. Spingerò quanto più possibile perché si faccia qualcosa nell’immediato in tal senso perché la bacinizzazione dei nostri fiumi costituisce non un vantaggio ma un’assoluta necessità sia per i nostri agricoltori, che hanno bisogno di risorse idriche tali e tante da poter irrigare con tranquillità i campi, sia per le industri della trasformazione che, allo stesso modo, non possono fare a meno dell’acqua per il loro ciclo produttivo. Si tratta di una priorità inderogabile di cui mi farò promotore e portavoce».

In tutto questo, c’è spazio per gli altri consiglieri cremonesi, magari anche di minoranza? Farete fronte comune o avete idee troppo distanti?
«C'è accordo con tutti i consiglieri, sia dei partiti di maggioranza che di opposizione. Credo che tutti gli eletti cremonesi convengano con me, e anzi ne sono certo, sul fatto che presentare le istanze del nostro territorio sia più importante delle nostre differenze di vedute sul piano politico. L’interesse di Cremona viene prima, poi del resto possiamo discutere ma ci sono temi, a mio avviso, che non possono fare a meno della nostra unità. Solo lavorando insieme possiamo fare il bene dei cremonesi»

Ha preso molte preferenze e avrà quindi anche fatto promesse concrete. La prima che realizzerà?
«Non voglio concentrarmi sulla singola richiesta ma sull’insieme per portare a termine tutto quanto mi è stato chiesto e delegato. Quindi, come detto, il primo passo è restituire a Cremona la centralità che merita. Partendo proprio dagli agricoltori e dagli imprenditori tutti che si sono sentiti per anni poco ascoltati. Le cose stanno cambiando e, infatti, il mio numero è a disposizione di tutti. Chiamatemi per ogni problema, per ogni discussione, per ogni dubbio. La mia segreteria è a disposizione totale del mondo produttivo come di ogni cittadino. Sarò a Milano ma resto di Cremona e a Cremona».

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