L'ANALISI
19 Aprile 2023 - 05:10
Il folto pubblico alla presentazione
TORRICELLA DEL PIZZO - La prima ‘vittima’ del progetto di fusione tra Gussola e Torricella potrebbe essere una sua oppositrice, non in senso assoluto ma per le modalità che lei contesta della procedura seguita, ossìa il vicesindaco Mara Viola, alla quale è stata comunicata la revoca della carica, anche se ieri mattina l’iter è stato sospeso e la questione è rimasta in stand by.
Il progetto, avviato dal consiglio comunale di Gussola, all’unanimità, e nella stessa sera da quello di Torricella, con il solo voto contrario di Viola, è stato presentato lunedì sera nella palestra torricellese dal sindaco Sigrid Bini, che ha ricordato le motivazioni alla base del progetto: «Migliorare lo sviluppo organizzativo, ottimizzare le risorse, garantire risparmi di spesa e di gestione, individuare ambiti territoriali che consentono un equilibrato sviluppo economico, sociale e culturale del territorio, maggior capacità di investimento e di programmazione».
Presente il collega di Gussola Stefano Belli Franzini con tutta la sua giunta e il consiglio comunale. La serata è stata piuttosto accesa e non sono mancati i momenti di tensione. Dall’assemblea sono emerse diverse perplessità da parte di alcuni torricellesi. Riassumendole: chi non è convinto ritiene che l’iter sia stato troppo accelerato e che alla fine, in sostanza, Gussola avrebbe un ruolo ‘dominante’ rispetto a Torricella.
Lunedì sera Mara Viola si è seduta tra il pubblico, non al tavolo del sindaco, e quando qualcuno le ha chiesto il motivo di questa posizione ha spiegato di avere ricevuto una revoca ‘informale’ dal suo incarico. Di lì la sua scelta. «Io – ci ha detto ieri Viola — sono convinta che le fusioni siano una buonissima cosa, soprattutto di questi tempi. Possono essere un obiettivo da raggiungere importante, ma assolutamente non in questo modo affrettato, che sembra più uno sgambetto. Serviva un coinvolgimento ben diverso. La mia scelta di non dimettermi è stata motivata dalla volontà di essere libera di esprimere la mia opinione. Non sono manipolabile e dico quel che penso. Il sindaco mi ha detto ‘Siccome non sei a favore della fusione ti devo revocare’».
Viola ha lamentato di essere stata informata delle intenzioni sulla fusione solo all’ultimo minuto e più in generale un suo motivo di contestazione riguarda anche il mancato coinvolgimento in diverse vicende amministrative. Ha ammesso di sapere che la sua contrarietà alla fusione la poneva in una posizione delicata. Già nel corso del consiglio comunale di lunedì 27 marzo, d’altronde, il consigliere Rodolfo Rossi l’aveva già invitata a dimettersi per coerenza con la sua opinione. Invito respinto che poi ha avuto l’ultimo sviluppo della revoca.
L’avvio del progetto prevede che, nei 60 giorni successivi all’inoltro della proposta a Regione Lombardia, siano organizzati vari incontri con la popolazione per spiegare di che cosa si tratta. Ieri sera a Gussola si è tenuta la seconda serata di presentazione, alla quale faranno seguito altri due incontri nei due paesi. La scelta di avviare l’iter in questo periodo è stata presa considerando che le elezioni nel comune di Gussola sono previste nel maggio 2024: in caso di successo del progetto, nascerebbe un nuovo comune subito funzionante dal 1° gennaio 2024, il quale avrebbe una nuova amministrazione, composta da entrambe le realtà di Gussola e Torricella del Pizzo, nel maggio 2024.
Belli Franzini si dice amareggiato per come si è sviluppata la serata: «Mi dispiace che da parte di alcuni siano stati usati toni e modi inaccettabili nei miei confronti. Il mio invito è a considerare le cose con senso di responsabilità, basandosi sull’analisi dei dati e a guardare avanti, non indietro. La volontà delle due amministrazioni comunali non è quella di penalizzare qualcuno, ma è quella di progettare il futuro dei nostri territori creandone uno omogeneo e con più opportunità. Vogliamo affrontare le nuove sfide e implementare i servizi. E l’impostazione che è stata scelta è quella di mantenere in modo chiaro le identità dei territori, grazie alla costituzione dei Municipi».
FOTO: FOTOLIVE/STEFANO TARLAO
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