L'ANALISI
GIORNATA NAZIONALE PER LA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI
15 Aprile 2023 - 14:22
CREMONA - Il premio Stella Fondazione trapianti onlus è stato consegnato questa mattina all’Asst di Cremona. È la prima in Italia e in Lombardia a riceverlo, e la motivazione è nobile. La presidente di Fondazione Trapianti Onlus Marina Morgutti, e il Coordinatore Scientifico Sergio Vesconi hanno consegnato il premio a Rosario Canino (direttore Sanitario dell’Asst di Cremona) e all’équipe del Coordinamento donazione e prelievo organi e tessuti dell’Ospedale di Cremona. «Il premio Stella – spiegano Morgutti e Vesconi - prevede la valutazione della struttura sanitaria sulla base di una serie di parametri finalizzati a cogliere il clima organizzativo e l’attitudine nel suo complesso verso questo tema». Asst Cremona è la prima azienda ad ottenere questo riconoscimento, per «Il particolare impegno della dirigenza e del personale sanitario nelle azioni di governo e nella gestione clinica del processo di donazione di organi e tessuti, nonché le altre iniziative messe in campo per favorire la crescita della cultura della donazione».
Organizzata dall’Asst di Cremona, in collaborazione con l’Ats Val Padana, il Comune di Cremona e la sezione provinciale dell’Aido, l’iniziativa ha raccolto le testimonianze di chi ha ricevuto la donazione di un organo e dei familiari di chi gli organi li ha donati. Con loro anche gli operatori sanitari, che si trovano a comunicare in situazioni delicate e agire con tempestività per coordinare tutti i passaggi dal prelievo al trapianto. Laura Mazzeri, autrice del libro “Tra due vite”. L’attesa, il trapianto, il ritorno” (Giunti editore), ha aperto l’incontro ricordando la propria esperienza di trapianto, avvenuto il 22 aprile 2009. «È una data incisa per sempre nella cicatrice curva che attraversa la mia pancia - ha raccontato -. È come una corteccia graffiata, un foglio scritto. Dietro questi segni-parole si nascondono i mondi delle nostre due vite». Si riferisce al suo donatore, cui ogni anno dedica un pensiero sublimato in una lunga camminata nella sua città, in cui porta in giro «la sua parte vitale per vedere cose belle. Il mio corpo ora è l’espressione del suo funzionamento. Sento di volerlo tenere bene: questo giovane fegato deve diventare vecchissimo».
Toccanti le testimonianze dei famigliari di due donatori, che in dialogo con Stefania Mattioli (responsabile Comunicazione e relazioni esterne dell’Asst di Cremona) hanno condiviso i pensieri e le emozioni provate al momento della scelta. «La vita non finisce mai davvero, c’è un dopo». Così ha detto Franca Piazzi, mamma di Matteo, scomparso a soli 20 anni nel 2018 (il primo caso di prelievo di polmoni a cuore fermo eseguito all’Ospedale di Cremona). «Il desiderio di lasciare una traccia di Matteo ha prevalso nel dramma. La vita è importante nel momento in cui si dà sfogo all’umanità. Donare gli organi significa dare ad altre persone la possibilità di stare bene, di alleviare le sofferenze e continuare ad essere. Per chi resta è un momento di gioia dentro un dolore immenso».
«La mia mamma era un’infermiera e si è sempre spesa per gli altri». Gianluca D’Amato ricorda così la scelta di Graziella, infermiera di neurologia, che dopo una lunghissima malattia è mancata a gennaio di quest’anno. «Quando è arrivato il momento non è stato semplice. Sono stati gli anestesisti, con delicatezza, a spiegarmi cosa stava accadendo, ad aiutarmi a capire. La notizia che i trapianti erano andati a buon fine è stata un sollievo, serenità pura. A chi riceve un organo direi di non sentirsi in colpa: l’organo che hanno ricevuto arriva da una scelta, quella di persone coraggiose che tengono alla vita».
Il consenso alla donazione di organi può essere espresso al rinnovo della carta d’identità nel comune di residenza, oppure sul sito dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO), con procedura online tramite Spid. Per info: www.sceglididonare.it.
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