L'ANALISI
11 Aprile 2023 - 17:40
CREMONA - Sarà il Circo dei Saltimbanco Adami ad avere la precedenza per allestire il proprio tendone in città quest’anno. Anche quest’anno, infatti, il Comune ha stilato l’apposita graduatoria in base alla quale autorizzare le manifestazioni circensi. E, come è previsto dall’apposito regolamento, fra i criteri per la classificazione dei circhi nella graduatoria per la concessione dell’area, in caso di domande concorrenti per il periodo, c’è la salvaguardia degli animali. Vengono, infatti, premiati i complessi che non utilizzano animali nei propri spettacoli e che non allestiscono zoo o serragli con animali. Al secondo posto viene la classificazione in base al numero di posti a sedere e di addetti. Infine al terzo c’è la preferenza per chi non si è mai esibito a Cremona.
Il Circo dei Saltimbanco – Rolando Orfei di Athos Adami nasce dalla collaborazione tra la famiglia Adami e due tra le famiglie più antiche e numerose del circo, gli Orfei e i Coda Prin, «che ancora oggi — si legge sul sito —, con le nuove generazioni, offrono al pubblico uno spettacolo di alta qualità, nel rispetto della tradizione circense italiana, sotto la gestione attenta di Ahots Adami».
Questo circo non prevede la presenza di animali, non è mai stato a Cremona ed è di seconda classe, ossia ha un numero di posti a sedere compreso tra 1.000 e 2000 e un numero di addetti compreso tra 30 e 60. Ovviamente, «l’ammissione del circo sarà subordinata all’esito dell’andamento epidemiologico da Covid 19», specifica la delibera che approva la graduatoria.
Le domande arrivate al Comune sono state quattro in tutto. Dopo i Saltimbanco, al secondo posto in graduatoria si è piazzato il Circo Lkv (terza classe), il Busnelli Niuman Circus (quarta classe) e il Circo Millennium (seconda classe, ma già presente in città nel 2014 e nel 2019). Tutti, in realtà, non hanno animali al seguito. Il regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali, infatti proibisce «l’utilizzo e l’esposizione di quegli animali per cui sia da giudicare palesemente incompatibile la detenzione da parte di strutture circensi e di spettacolo viaggiante». Ed è quindi «fatto divieto di attendamento nel territorio comunale dei circhi con esemplari delle seguenti specie al seguito: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni».
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