Le firme raccolte sono state consegnate lunedì mattina in Comune, nel pomeriggio una delegazione dei firmatari sarà presente alla discussione del consiglio comunale
Il gazebo organizzato da Sel contro l'aumento delle rette scolastiche
CREMONA - Quasi cinquecento firme raccolte fino a domenica pomeriggio. Prende quota la petizione attivata per dire ‘no’ all’introduzione delle rette per i bimbi che frequentano le scuole materne, una novità assoluta per Cremona. Una novità illustrata nei giorni scorsi dal vice sindaco e assessore al Bilancio Roberto Nolli, alle prese con una coperta corta.
Molta la soddisfazione palesata dai promotori della raccolta di firme, a cominciare da Paola Merlini. I genitori che danno forza alla protesta parlano chiaro. «Le famiglie non sono il Bancomat del Comune», si legge, fra le altre cose, nella lettera da consegnare al sindaco Oreste Perri, allo stesso Nolli e all’assessore alle Politiche educative e della Famiglia Jane Alquati. Le firme raccolte sono state consegnate lunedì mattina in Comune, mentre nel pomeriggio una delegazione dei firmatari sarà presente alla discussione del consiglio comunale
Il fronte di chi si oppone alle rette — una cifra compresa tra i 30 e 70 euro al mese, su base annuale bisogna moltiplicare per dieci, più la refezione, con l’aumento a 5 euro per pasto — si rafforza anche grazie alla mobilita«ione di alcuni partiti. Sel ha organizzato un altro gazebo in corso Campi. ‘Asili nido e materne solo per pochi. Grazie Perri’, c’era scritto su un cartello. Nelle stese ore Rifondazione comunista ha diffuso una nota con la quale si critica la decisione di varare le rette nelle scuole materne ma anche la serie di distacchi di utenze. Intanto le famiglie pensano alle prime rinunce per poter sostenere il costo delle rette scolastiche.