L'ANALISI
28 Marzo 2023 - 10:06
CREMONA - Si è svolto nei giorni scorsi, nella splendida cornice del Campus di Santa Monica, il convegno dell’Associazione Nazionale Assistenti Sanitari dal titolo ‘Il valore della prevenzione e della promozione della salute per la comunità’. L’incontro ha radunato oltre 140 assistenti sanitari da tutta Italia, per approfondire il percorso delle politiche di prevenzione e la condivisione di metodologie, pratiche e strumenti utili agli assistenti sanitari per continuare ad essere ‘costruttori di salute’ all’interno delle comunità.
Tra le autorità istituzionali sono intervenuti, in apertura dei lavori: per il Comune di Cremona, la consigliera Fabiola Barcellari, per Ats Val Padana, Laura Rubagotti, per l’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Cremona, Stefania Simonetti e, per la Fondazione Internazionale di Ricerca in Medicina Onlus, Alberto Bottini.
Il convegno si è aperto con la relazione della Presidente nazionale AsNAS, Elena Nichetti, che ha descritto il ruolo dell’associazione tecnica scientifica tracciando gli ambiti prioritari su cui avviare l’attività di ricerca. A seguire, Walter Montini (già presidente della Scuola di Assistenti sanitari della Croce Rossa Italiana di Cremona e docente di sociologia del Corso di laurea in Assistenza sanitaria dell’Università degli Studi di Brescia) ha ripercorso le fondamentali tappe del percorso di crescita ed evoluzione della figura dell’assistente sanitario, sottolineandone la straordinaria attualità, mentre Filippo Bauleo (medico di sanità pubblica e direttore delle riviste del Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria dell’Università di Perugia) ha proposto un’analisi critica delle politiche di sanità pubblica del passato e del presente del nostro Paese.
Hanno concluso la mattinata gli interventi di Giuliana Bodini (coordinatrice del Comitato scientifico di AsNAS), che ha delineato le caratteristiche del profilo professionale dell’Assistente sanitario, e Paolo Contu (professore Ordinario di Igiene dell’Università di Cagliari e Vicepresidente per l’Europa dell’International Union of Health Promotion and Education), sugli standard internazionali per il riconoscimento delle competenze in promozione della salute, standard soddisfatti, in Italia, dai professionisti assistenti sanitari.
Il pomeriggio è stato dedicato ad un’analisi tesa alla valorizzazione delle competenze dell’Assistente sanitario alla luce del Pnrr e della riorganizzazione della medicina territoriale prevista dal Decreto ministeriale n. 77/2022, a cura di Claudio Gualanduzzi dell’AsNAS Emilia-Romagna, e alla condivisione di pratiche professionali applicate per la comunicazione di sani stili di vita ai giovani (Benedetta Chiavegatti dell’Ats di Milano), per la sorveglianza e la ricerca epidemiologica all’interno di un Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali (Stefania Massacesi, dell’Ast di Macerata), per il contact-tracing e la promozione della salute a scuola durante la pandemia da Covid19 (Laura Rubagotti, dell’ATS Val Padana) e nelle direzioni mediche di presidio ospedaliero (Eddy Galiazzo della Sezione AsNAS del Friuli Venezia-Giulia).
Hanno chiuso i lavori gli interventi Marco Croce sul tema della responsabilità professionale in ambito sanitario e di Alessandro Macedonio della sezione AsNAS Lazio, che ha fissato i principali punti toccati nella giornata, utili per il proseguimento dell’attività associativa dopo questo convegno.
«Il mondo dell’associazionismo tecnico-scientifico degli assistenti sanitari, nella giornata di convegno, ha avuto modo di porre a confronto i paradigmi che caratterizzano l’agire professionale sotto il profilo tecnico, della responsabilità e dell’etica, facendoli convergere su un fondamentale obiettivo comune: quello di rivitalizzare e potenziare l’approfondimento della pratica professionale nella comunità scientifica e quello di avviare un percorso che, anche, esca dal contesto associativo affinché la professione di assistente sanitario raggiunga l’opinione pubblica», ha commentato la Presidente nazionale di AsNAS, Nichetti.
La giornata è stata l’occasione anche per ricordare ai partecipanti le nuove finalità e le stimolanti, quanto impegnative, attività che coinvolgono l’associazione tecnico scientifica. Si è puntato soprattutto sull’attività di elaborazione, aggiornamento e diffusione di raccomandazioni, linee guida e buone pratiche per i settori della prevenzione. Questa funzione, infatti, è di prioritario interesse per il ruolo di AsNAS, in quanto collegata al tema della responsabilità sanitaria.
Al termine del convegno, il Consiglio direttivo nazionale, unitamente ai presidenti delle sezioni territoriali, ha invitato quindi tutti i colleghi a mettere a disposizione il proprio sapere specialistico per l’elaborazione di linee guida di interesse per la nostra professione, nonché per sviluppare ambiti di ricerca al fine di individuare strumenti e metodologie per approcciare i mutevoli bisogni e target.
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