Spacciatore inchiodato dai carabinieri, vuole patteggiare 2 anni di reclusione

SORESINA - Era fermo in auto, i carabinieri si sono insospettiti e lo hanno controllato. Maurizio Di Pirri, 36 anni, la fedina penale sporca, era nervoso, perché in tasca aveva due grammi di cocaina avvolti nel cellophane. In auto non aveva niente. In casa sì: sei panetti di hashish per un totale di 285 grammi di stupefacente. E ancora, due bilancini elettronici di precisione e materiale vario utilizzato per il confezionamento delle dosi.

Manette. Sono scattate due giorni fa per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Dopo una notte trascorsa nella camera di sicurezza del Comando provinciale, Di Pirtri è stato portato davanti al giudice Elena Bolduri, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Di Pirri ha il divieto di uscire di casa in orario notturno sino al processo: vuole patteggiare 2 anni di reclusione.

L’accordo tra il pm onorario Silvia Manfredi e l’avvocato Giovanni Pasotti c’è già. Il giudice ha rinviato per decidere.
Nei guai Di Pirri ci è finito verso le 11 e 30 di martedì, durante un servizio di controllo dei carabinieri di Soresina.

Era sull’auto parcheggiata in una via di Soresina. I militari si sono insospettiti. Era agitato, il 36enne. Lo hanno perquisito, sono spuntati i due grammi di cocaina. I militari gli hanno perquisito anche l’abitazione dove gli è stato trovato l’hascisc. La droga, il materiale per confezionarla e i bilancini sono stati sequestrati

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La scoperta fatta dai carabinieri che volevano verificare che lo straniero rispettasse le prescrizioni imposte con la misura restrittiva

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I militari lo hanno trovato in possesso di tre dosi di cocaina e in casa di ulteriori 14 grammi unitamente a materiale vario per la pesatura e il confezionamento