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CREMONA

Crisi: frenano i costi delle utenze, ma il cibo è sempre più caro

In città l’anno è iniziato con un -4% per luce e gas e rincari (tendenziali) a due cifre per pane, olio, formaggi

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

17 Marzo 2023 - 05:25

Famiglie in difficoltà: la spesa si fa più buona

CREMONA - La buona notizia è che nelle prime settimane del 2023 sono calati del 4% i costi relativi alla casa (acqua, riscaldamento ed elettricità in primis) ma contemporaneamente prodotti alimentari e bevande sono aumentati mediamente dello 0,8%. La notizia meno buona, dunque, è che l’emergenza economica ora si è spostata maggiormente sui generi di prima necessità. A dirlo è la periodica rilevazione territoriale dei prezzi al consumo, frutto di un’attenta analisi del Settore economico-finanziario del Comune.


L’ente osserva che «nei primi due mesi del 2023 si registra una flessione del tasso inflattivo tendenziale, che resta tuttavia piuttosto elevato. In particolare per quanto riguarda i prodotti alimentari: +12,6% il tasso tendenziale complessivo su base annua; particolarmente elevato il tasso tendenziale di oli e grassi (+25,5%); pane e cereali (+15,6%); acqua e bevande (+15,8%); latte, formaggi e uova (+18,1%)». Stringendo il confronto agli ultimi due mesi, gli incrementi maggiori hanno invece riguardato i vegetali (+5,5%) e la frutta (+2,3%). Ma da gennaio a febbraio ci sono anche prodotti che hanno fatto registrare una lieve riduzione dei costi: -2,1% per i dolciumi; -1,2% per acque minerali e bevande analcoliche; -2,7% per caffè, tè e cacao. Anche vini e birre sono recentemente diminuiti, rispettivamente -2 e -0,6%, ma il confronto con il 2022 anche per questi settori restituisce aumenti generalizzati pari al +4,3 e +10,6%.


Le variazioni congiunturali, vale a dire rispetto al mese precedente, sono negative solo sui beni legati all’abitazione: si va dal -2,3% sui piccoli elettrodomestici al -0,9% su stoviglie e utensili. Le diminuzioni più significative riguardano appunto i combustibili, con un significativo -13,5% sul costo del gas e un altrettanto speranzoso -5,7% sull’energia elettrica. Ancora troppo poco, però, per far dimenticare la variazione tendenziale: confrontando febbraio 2022 con febbraio 2023, infatti, gli aumenti legati alle utenze restano vertiginosi perché si tratta di un +69,9% per l’elettricità e di un +28,3% per il gas.


Riguardo i trasporti il tasso tendenziale su base annua è +6,3%, in discesa rispetto a gennaio ma con valori ancora molto elevati in particolare riguardo ai trasporti aerei: addirittura +69,7% su base annua. I voli low cost restano ormai un miraggio e se ne stanno rendendo conto quanti sono già alle prese con la programmazione delle vacanze estive o dei ponti festivi di fine aprile e inizio maggio. Non solo: proprio sui biglietti aerei si registra anche una variazione congiunturale, con ulteriore incremento del 5,3% nell’ultimo mese.

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