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Multipiano via Dante, lavori arenati: «L'immagine di un fallimento»

I consiglieri Malvezzi, Simi, Fasani e Ceraso attaccano: «Monumento all’inefficienza dell’amministrazione»

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

17 Marzo 2023 - 05:00

Multipiano via Dante, lavori arenati: «L'immagine di un fallimento»

CREMONA - «Finanziato da Regione Lombardia con 2,4 milioni di euro, il raddoppio del parcheggio della stazione avrebbe dovuto essere terminato alla fine del 2019. Quello che doveva rappresentare lo snodo intermodale della città, un’opera a servizio dei pendolari, è solo un cantiere chiuso. L’illusione dell’effettiva ripresa dei lavori annunciato con tanto di comunicato stampa dall’assessore competente, è durato il tempo di un battito d’ali. Sono state installate solo alcune travi sui pilastri del primo piano e nulla più. Il cantiere è laconicamente fermo e rappresenta il fallimento di un’amministrazione comunale che ha sostituito il lavoro con la propaganda, la concretezza del fare con la narrazione. Un monumento malinconico all’inefficienza amministrativa di una giunta ciarliera e autoreferenziale».

Le date del cartello di cantiere

Inizia con queste parole, forti, inequivocabili, il documento diffuso ieri da quattro consiglieri comunali di opposizione: gli azzurri Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi, e Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona). «Anche il termine di ultimazione lavori (9 Marzo 2023) indicato nel più recente cartello di cantiere - continua la nota - è passato da una settimana ed i lavori sono ben lontani dall’essere terminati. Al contrario, visto lo stato di avanzamento dell’opera, potremmo tranquillamente dire che i ‘lavori di costruzione di una nuova struttura adibita alla sosta degli autoveicoli - II lotto’, del valore di 1 milione di euro, sono solo iniziati».

Carlo Malvezzi e Maria Vittoria Ceraso

«Non è stato neppure sufficiente sostituire l’impresa vincitrice della prima gara per vedere qualche evoluzione significativa - continua -. L’elenco degli errori è infinito e non basterebbe un libro per descriverli tutti. A pagare il conto di tanta insipienza sono, ancora una volta, i cremonesi. La suddivisione dell’opera in lotti distinti e funzionali, cioè autonomamente fruibili, avrebbe portato a poterne completare ed utilizzare almeno una parte. Così non è stato e anche le opere realizzate con il I lotto non sono oggi utilizzabili in quanto ricomprese nell’area di cantiere del II lotto. È da 3 anni che i cremonesi stanno pagando 140 stalli blu creati dal nulla dal Comune di Cremona (via Tofane, Via Mantova e Viale Trento e Trieste) ed affidati ad Aem per compensarla delle somme ‘impreviste’ che la stessa ha dovuto sborsare per acquisire dalle Ferrovie il diritto di superficie per realizzare il nuovo parcheggio».

Saverio Simi e Federico Fasani

«Si aggiunga che i costi ‘dell’incompiuta’ - conclude - (soldi pubblici) sono notevolmente aumentati in considerazione dell’incremento dei prezzi delle materie prime conseguente al dilatarsi spropositato dei tempi di realizzazione. Da ultimo, temiamo che l’incredibile ritardo accumulato per eseguire un’opera priva di alcuna complessità tecnologica e costruttiva, possa portare alla revoca al Comune del contributo da parte di Regione Lombardia: doppio danno e beffa finale. Tutto ciò senza contare l’evidente disagio dovuto all’indisponibilità di una struttura di cui la città ha oggettivamente bisogno».

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