L'ANALISI
22 Giugno 2013 - 11:45
Nel febbraio del 2011, in vacanza in Ungheria, aveva difeso la moglie da un gruppo di malintenzionati: ne era scaturita una scazzottata che si era conclusa con una denuncia per lesioni aggravate. Ieri mattina però l'uomo - F.L., classe 1972, residente a Genivolta - è stato prelevato sul posto di lavoro (in una ditta di Offanengo) dai carabinieri di Soresina e condotto in carcere a Cà del Ferro. Motivo: a seguito della colluttazione in terra ungherese, l'autorità giudiziaria magiara ha emesso un mandato di cattura internazionale con ordine di carcerazione di tre anni. I militari soresinesi non hanno potuto che eseguire il mandato. Anche se il provvedimento emesso dall'autorità ungherese appare tanto insolito quanto smisurato. Ora tocca all'autorità giudiziaria italiana vagliare la situazione, anche in relazione agli accordi internazionali vigenti. Certo la pena inflitta al cremonese risulta decisamente sproporzionata.
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