L'ANALISI
08 Marzo 2023 - 05:15
La piscina comunale di Cremona
CREMONA - L’antefatto è storia dello scorso mercoledì: lamentando disservizi, la Baldesio decide di non versare la quota di marzo prevista dalla convenzione per l’utilizzo della piscina e il gestore, Forus, in risposta vieta l’ingresso degli atleti nell’impianto. «Inaccettabile rivalersi su atleti incolpevoli» salgono sulle barricate dirigenza e allenatori della canottieri. Segue immediata trattativa e con la mediazione dell’assessore allo Sport, Luca Zanacchi, alla fine i ragazzi entrano e si allenano. Caso risolto nella sua contingenza, non definitivamente. Perché la frattura è evidente e le polemiche che ne scaturiscono coinvolgono in sostanza tutte le società che frequentano la struttura di piazzale Atleti Azzurri d’Italia.
Il dibattito: si apre una settimana fitta — e ruvida — di botta e risposta. I referenti delle canottieri, piuttosto che dei gruppi del Triathlon, evidenziano «una situazione che richiede interventi urgenti» e auspicano, più o meno in modo unanime, un confronto allargato. Più o meno perché la Baldesio, avanguardia della protesta che monta, non contesta l’opportunità di un tavolo onnicomprensivo ma nelle dichiarazioni del suo presidente, Stefano Arisi, puntualizza «noi tuteliamo prima di tutto i nostri interessi», annunciando anche una riunione face to face.
Non sarà così: a dimostrazione di un clima di tensione che si specchia in acque sempre più agitate, animato però anche dalla volontà di trovare una soluzione vera e condivisa ai disagi che si susseguono, mediato di nuovo e trovata alla fine la disponibilità di tutti, l’assessore Luca Zanacchi ha convocato un tavolo unico: vi si siederanno i rappresentanti del gestore e i referenti di tutte le società che utilizzano l’impianto. Appuntamento oggi, obiettivo chiaro: «Condividere alcuni aspetti di carattere gestionale e manutentivo e superare tutti insieme le criticità sorte nelle ultime settimane — lo declina Zanacchi —. Con lo staff dell’Ufficio Sport siamo impegnati quotidianamente nella costante attività di monitoraggio di quanto accade in piscina e, allo stesso tempo, seguiamo con attenzione tutte le dinamiche di carattere relazionale e comunicativo che coinvolgono le parti».
Rivendica il proprio lavoro, Zanacchi: «Lavoriamo per l’attuazione del progetto di riqualificazione della struttura sportiva». E non dimentica il fronte politico, rispondendo alle accuse delle minoranze che, nel pieno del caso, avevano chiesto di tracciare il contratto con Forus: «Noi mettiamo il massimo dell’impegno possibile al netto della polemica politica della minoranza che, oltre al clamore mediatico, non contribuisce in alcun modo al superamento delle difficoltà e al miglioramento del servizio». Difficoltà che ci sono, servizio che va migliorato. Oggi la svolta? Potrebbe essere. Ma andrà comunque misurata nel tempo. Sul campo. Oltre le garanzie che, in parola, certamente dovrebbero arrivare nel mercoledì del faccia a faccia.
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