Toto giunta, Beduschi in pole per l'Agricoltura

CREMONA - La scadenza è fissata: entro venerdì (e forse proprio venerdì), il governatore lombardo Attilio Fontana intende presentare la nuova giunta regionale, presumibilmente composta — al massimo — da 16 assessori e da 4 sottosegretari. I tempi dovrebbero essere rispettati. Resta da vedere come.

Nel senso che, a dispetto del vertice romano dello scorso venerdì sera e in attesa di quello in programma mercoledì, almeno stando a quanto filtra i nodi da sciogliere restano più d’uno. Il primo attorciglia le trattative in corso sulla vicepresidenza: sembrava che la quadra fosse stata già trovata intorno alla nomina di Romano La Russa e, invece, proprio su quella tessera del puzzle si è arenato un percorso che appariva essere ormai in discesa. Con il toto nomi che, nelle ultime ore, indica in rialzo le quotazioni di Federico Romani, consigliere uscente di Fratelli d’Italia.

Per il resto, confermato il via libera al bis di Guido Bertolaso, già pronto ad assumere la guida della partita Sanità, e consolidato anche lo schema che vede sette assessori destinati a FdI, cinque alla Lega, due a Forza Italia e altrettanti alla civica di Fontana, andrà quasi sicuramente ad un esponente del partito di Giorgia Meloni la delega al Bilancio, con l’assessorato probabilmente affidato a Marco Alparone. Sempre al gruppo rappresentato in Lombardia da Daniela Santanchè andrebbero anche l’Agricoltura (in pole il mantovano Alessandro Beduschi, sindaco di Borgo Virgilio, re delle preferenze nella sua provincia con oltre seimila voti e, soprattutto, convintissimo sostenitore della nuova autostrada Cremona-Mantova), il Turismo (prima della lista la bresciana Barbara Mazzali), la Casa, la Sicurezza e la Famiglia.

Nella Lega reclamano spazio i consiglieri regionali, specie quelli che hanno preso più voti personali: sicuri della conferma Guido Guidesi allo Sviluppo Economico e Massimo Sertori alla Montagna, e con Davide Caparini comunque in corsa, resta da capire se il Carroccio riuscirà a tenere la delega a Trasporti-Infrastrutture (Claudia Maria Terzi), o se dovrà a cedere anche quella al pigliatutto Fdi, che punta anche alla Cultura con Stefano Zecchi. Forza Italia potrebbe invece mantenere le due posizioni che aveva nello scorso mandato: Lavoro-Formazione e la Ricerca. Con una possibilità ulteriore: la poltrona dell’assessorato al Welfare e alla Disabilità, che nascerebbe dallo spacchettamento della Sanità, potrebbe essere destinata a Simona Tironi. E Cremona? La sua invocata rappresentanza? Con il sogno di un assessorato ormai tramontato, se va bene potrebbe contare su un sottosegretario. E forse nemmeno su quello.

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