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CREMONA. L'INIZIATIVA

Dalla Silicon Valley al Torriani per ricordare il prof Fanfoni

Ex alunno di Fanfo, dalla California Federico Simonetti è arrivato nell'aula magna di via Seminario per essere fonte di ispirazione per gli studenti

La Provincia Redazione

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23 Febbraio 2023 - 19:54

Dalla Silicon Valley al Torriani per ricordare il prof Fanfoni

CREMONA - Oggi, 23 febbraio, il prof Giuseppe Fanfoni, da tutti conosciuto come “Il Fanfo”, avrebbe compiuto sessantuno anni. Invece lo scorso autunno un malore fatale se l'è portato via tra l'incredulità, lo sconforto e il dolore dei suoi studenti e dei colleghi dell'IIS Torriani.

Tra i vari progetti a cui stava lavorando c'era quello di organizzare per i suoi studenti un incontro con uno dei suoi primi alunni, ora imprenditore di successo nella Silicon Valley. Il suo collega, il prof. Giuseppe Romagnoli, amico di Fanfo, ha organizzato l'incontro  proprio nella giornata di oggi.

Dalla California, Federico Simonetti è arrivato nell'aula magna di via Seminario per essere fonte di ispirazione per gli studenti di informatica e del Liceo delle Scienze Applicate. A sette anni programmava, a diciannove fondava la sua prima azienda nel settore informatico; oggi guida Xiid, una società di successo che ha rivoluzionato la sicurezza informatica preventiva per domini on-premise e cloud ibridi.

Eppure Simonetti non si è presentato agli studenti solo e semplicemente come un informatico di successo. Ha raccontato i fallimenti, le paure; ha sottolineato come imprescindibili l'impegno e la determinazione e non ha negato la necessità di avere anche fortuna.

"Succede - ha spiegato Simonetti- che abbia fortuna chi non se lo merita e sfortuna chi non se lo meriterebbe". Anche di questo bisogna essere consapevoli, senza rinunciare a una grande dose di incoraggiamento e di fiducia per i giovani.

"Fanfo ha sempre aiutato tutti liberamente, onestamente - ricorda Simonetti - senza mai chiedere o aspettarsi nulla in cambio. Pay It forward verrebbe da dire".

Ed è questo che spera ora di riuscire a fare Simonetti, essere fonte di ispirazione, aiutare i giovani a credere di avere la possibilità di farcela.

Da questo punto di vista ha sottolineato che i linguaggi di programmazione sono solo strumenti, quello che conta è allenare il pensiero ad andare oltre i limiti dati da un'informazione.

Il dialogo e lo scambio con le classi è stato poi di alto livello: si è parlato di AI, del futuro dei blockchain, dei problemi etici connessi, dei linguaggi di programmazione del futuro, dei settori trainanti dell'informatica (sicurezza, AI e data analytics).

Guardando al futuro qualche diciottenne ha espresso preoccupazione e le parole di Simonetti sono state realistiche ma incoraggianti, sulla scia del prof. Fanfo, che tutti, anche il suo primo alunno ora imprenditore in Silicon Valley, ricordano saltellare tra i banchi a infondere ottimismo.

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