L'ANALISI
23 Febbraio 2023 - 08:49
Il centro commerciale CremonaPo
CREMONA - È di sabato pomeriggio l’intervento esperito dalla Polizia di Stato, “Volanti” della Questura di Cremona, che ha condotto all’arresto di una donna straniera per un furto culminato in una violenta aggressione fisica ai danni di una guardia giurata presso il centro commerciale Cremona Po. La donna, unitamente alla sorella minorenne, era stata vista aggirarsi con fare sospetto fra le corsie di un negozio di profumeria sito all’interno del centro commerciale; un’addetta alle vendite, visionando le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza interno, aveva, infatti, notato le due donne nascondere molti prodotti di cosmesi all’interno delle rispettive borse e in ragione di ciò aveva richiesto l’intervento sul posto di una guardia giurata in servizio presso il centro commerciale.
Quando le due donne sono state invitate ad avvicinarsi alle casse, hanno mantenuto un atteggiamento aggressivo, aggredendo e spintonando con forza la guardia giurata tanto da cagionargli delle lesioni, riuscendo successivamente ad allontanarsi dal negozio. L’uomo, tuttavia, si è posto al loro inseguimento, riuscendo a bloccarle dopo alcuni metri, ma, in base agli elementi investigativi acquisiti, le due sospettate lo avrebbero afferrato per il collo, graffiandolo ripetutamente in viso al fine di guadagnare la fuga. La Volante, allertata tramite il numero di emergenza, è giunta in pochissimi minuti sul posto, tanto che, acquisiti i preliminari elementi descrittivi da parte delle persone informate sui fatti, si è messa immediatamente alla loro ricerca, riuscendo a individuarle e riconoscerle all’interno dei parcheggi, da dove le due donne stavano cercando di fuggire.
Dopo averle intercettate e aver ricostruito i fatti grazie alle testimonianze dell’addetta alle vendite e della guardia giurata, i poliziotti le hanno accompagnate in Questura, dove sono state sottoposte a un controllo più approfondito che ha permesso di rinvenire numerosi profumi e prodotti di cosmetica, per un valore di circa 500 euro. Alla luce di quanto emerso, pertanto, la maggiorenne è stata tratta in arresto per il reato di rapina impropria in concorso e accompagnata presso la Casa Circondariale di Brescia, mentre la minorenne è stata deferita alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Brescia e affidata all’esercente la responsabilità genitoriale.
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