L'ANALISI
CREMONA
15 Febbraio 2023 - 13:19
La vetrina infranta dell'Audiologica Cremonese
CREMONA - In piazza Risorgimento la violenza è esplosa all’ora di cena del martedì. Non all’improvviso: «Erano tutti con le bottiglie di birra in mano dal tardo pomeriggio e c’era da aspettarselo» raccontano alcuni testimoni. E nemmeno inattesa: «Non che capiti proprio tutti i giorni, ma schiamazzi, tensioni e liti, così come gli insulti e le intimidazioni ai passanti, sono frequenti — descrivono lo scenario quasi quotidiano, altri —. Quelli passano le ore a bere e poi succede quel che succede...». ‘Quelli’, sempre stando alla ricostruzione di chi abita o ha attività in zona, sono due gruppi di stranieri, magrebini e marocchini. E quel che è successo è storia di cinque minuti di calci, pugni, danni e sangue tra i vetri infranti della vetrina sfasciata di Audiologica Cremonese. «E di paura ed esasperazione» non nascondono disagio montante e timori per l’accaduto, per i precedenti e per quel che potrebbe ancora verificarsi, i residenti.
Otto e mezza: nello slargo incastonato tra via Dante e viale Trento e Trieste, di fronte al bar di quella piazzetta con parcheggio che da tempo richiama frequentazioni non proprio raccomandabili, tanto da essere già finito sotto la lente degli inquirenti, ci sono tre, quattro magrebini. Stanno seduti sul marciapiede: bici e monopattini sistemati a fianco, hanno fra i 25 e i 30 anni. Passano altrettanti marocchini, in compagnia di una ragazza. E la miccia, secondo quanto ipotizza chi ha assistito alla resa dei conti in attesa che le indagini facciano il loro corso, potrebbe essere proprio un apprezzamento alla donna. Basta perché si scateni l’inferno.
I due gruppi si affrontano immediatamente: a parole, prima; a calci, pugni e bottigliate, dopo. Le urla richiamano gli inquilini dei palazzi alle finestre mentre la violenza diventa una moneta facile da spendere fra le poche auto posteggiate. Salgono i toni e sale anche la pericolosità dei colpi, sotto le luci che illuminano lo spiazzo quasi deserto.
Quando le Volanti arrivano sul posto, allertate da più di un residente, non c’è più anima viva e non resta che avvisare il titolare del negozio danneggiato. «Me lo aspettavo, sapevo che prima o poi sarebbe successo - mostra consapevolezza del rischio, la mattina successiva (ieri), il titolare Giorgio Pelagatti -. Qui viviamo nel degrado da mesi ed era inevitabile». Indaga la polizia, adesso. Ha raccolto tutti gli indizi potenzialmente utili, ascoltato testimonianze, passato al setaccio l’interno di Audiologica, con gli specialisti della Scientifica che hanno anche accuratamente campionato le tracce di sangue.
Una pista da seguire c’è. E se le immagini registrate dalle telecamere del circuito di videosorveglianza dovessero garantire altri elementi, chiudere il cerchio potrebbe non essere troppo complicato. «Del resto, tutti sanno chi sono quelli che stazionano qui ed è arrivata l’ora di prendere provvedimenti» si chiede un intervento risolutivo da piazza Risorgimento.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris