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ELEZIONI REGIONALI

Seggi quasi vuoti, affluenza in picchiata

Per adesso vince la «disaffezione»: percentuali ai minimi in città e provincia. I giovani disertano le urne

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

13 Febbraio 2023 - 05:30

Seggi quasi vuoti, affluenza in caduta libera

CREMONA - Per eleggere consiglio e presidente della Regione Lombardia c’è ancora tempo oggi dalle 7 alle 15 e forse l’«overtime» potrà spingere un po’ il dato dell’affluenza, che ieri alle 23 è rimasto fermo al 32,8% in provincia e al 32,75% a Cremona, dove i votanti sono stati 18.219. Nel 2018 l’affluenza era stata del 73,96 sul territorio e del 72,14% in città. Ma si era votato in una sola giornata.

Il dato si è mantenuto basso per tutta la prima giornata di voto. Alla prima rilevazione, a mezzogiorno, si era recato ai 403 seggi allestiti in provincia il 10,47% degli aventi diritto contro il 22,5% della tornata elettorale del 2018, quando però si votava in una sola giornata. Il dato è stato un po’ più alto a Cremona, con il 10,66% (5.930 elettori).

Nella rilevazione successiva, alle 19, l’affluenza è stata del 28,62% in provincia (63,04% nel 2018) e del 29,01% in città (16.139 elettori). In Lombardia (1.504 comuni) l’affluenza alle 12 è stata del 9,26% (nel 2018 aveva votato il 20,30%); alle 19 è stata del 27,17% (59,23%) e alle 23 del 31,71% (1.473 sezioni su 1.504).

E i presidenti di seggio lanciano l’allarme: pochissimi i giovani che si sono presentati per votare. Lo scarso interesse per l’appuntamento elettorale è testimoniato anche dal numero di duplicati delle tessere elettorali emesse dall’ufficio apposito in corso Vittorio Emanuele II, aperto negli orari del voto: solo 612 da lunedì contro le 5/6 mila rilasciate in occasione degli appuntamenti precedenti. Nell’ufficio diretto da Miriam Lena ieri era presente anche il vice segretario generale del Comune, Mario Vescovi: «Ho fatto un giro delle sezioni nei quartieri periferici, al Maristella, al Boschetto, a Bagnara e alla Cava. Lì, come nelle altre sezioni, è tutto sotto controllo, anche dal punto di vista del regolare svolgimento della giornata elettorale. Nessun problema anche per la costituzione dei 76 seggi cittadini: non abbiamo registrato defezioni inattese di presidenti e scrutatori. Il flusso di elettori ai seggi in mattinata è stato moderato».

Ma i presidenti delle sezioni cittadine lanciano un vero allarme. Spiega infatti Angelo Garioni, al lavoro al seggio 30, a Sant’Ambrogio, insieme a Susanti Mursali, Biagia Di Giacomo e Lionella Leoni: «Questa mattina (ieri, ndr) non ne è venuto nemmeno uno. Sono 18 anni che faccio il presidente di seggio e una cosa simile non mi era mai accaduta. È una cosa molto triste E anche dagli altri seggi mi arriva la stessa sensazione».

Conferma Michele Aglio, che dirige le operazioni di voto alla sezione 72 nella scuola Stradivari di via San Bernardo aiutato da Rossella Bertoni, Alessandro Cavallini, Alessandra Petri, Antonio Rinaldi e Sabrina Salciarini: «Giovani? Quasi solo quelli che vengono accompagnati dai genitori». Ma quasi come a sventolare la bandiera della sua generazione, in attesa di entrare al seggio c’è Isabel Bedeschi, 18 anni compiuti a dicembre e studentessa di terza superiore al liceo artistico Stradivari. Isabel è pronta al suo primo diritto e dovere elettorale: «Un po’ in ansia lo sono. Sono anche consapevole dell’importanza di questo momento». Ma in pochi minuti la scheda è consegnata e compilata in cabina e inserita nell’urna. E un sorriso suggella il momento.

Anche Lorenzo Romano lancia un segnale in controtendenza, ma lo fa dall’altra parte del banco: diciottenne studente di Scienze applicate al Torriani, Lorenzo ha già votato a settembre alle Politiche e ora fa lo scrutatore al seggio 4, nella scuola elementare Bissolati di via Tagliamento. «Un amico stava poco bene e mi ha chiesto di sostituirlo. Ho accettato perché mi sembrava il modo giusto per spendere il tempo. E inoltre la considero anche una piccola esperienza lavorativa».

Il seggio è presieduto da Antonino Fiore e oltre a Lorenzo ci sono Luca Avino, Iris Gargioni e Anna Pane. La vice presidente, Flavia Vighini, concorda con la sensazione che emerge in altri seggi: «Pochi i giovani al voto, qui meno di una decina». Idem alla sezione 58, trasferita provvisoriamente in via Giuseppina nei locali della scuola Bianca Maria Visconti (la Villetta). Qui Rossana Banti, Maria Giovanna Russo e Laura D’Auria spiegano: «Nelle nostre liste ci sono molti anziani e di giovani ne abbiamo visti pochissimi finora».

La giornata elettorale è iniziata alle 7 e a quell’ora è stato registrato il primo voto al seggio 71 a Cavatigozzi presieduto da Alice Pellizzari, che si avvale dell’aiuto di Simone Genzini, Elena Zavatti e Maria Paola Ardone. Alle 10,30 nell’aula della scuola di via Abbadia erano entrati una trentina di elettori sui 750 aventi diritto. Qui, come ovunque, sono state poche le richieste di informazioni sul modo di votare: solo un paio di casi. Nessun problema segnalato anche nella sezione vicina, la 70, presieduta da Filippo Bella, dove ci sono Federico Negri, Viviana Tacchinardi, Giulia Caviglia e Giulia Tomaghelli.

A Sant’Ambrogio, nella scuola elementare di via Fabio Filzi, il seggio 35 è costituito da Sofia Villa, Andrea Bovali, Laura Cabrini, Ottavia Perni, Lorenzo Zini e Chiara Tampelli. Anche qui la mattinata si è consumata senza problemi e alle 11 erano entrate 59 elettori sugli 817 aventi diritto. Prima parte della giornata all’insegna della noia anche alla sezione 37, scuola Stradivari in via San Bernardo. Gabriele Ronda, Maria Teresa Manfredi, Federica Esposito e Raffaella Rovelli alle 11,30 hanno accolto 54 elettori su 589.

Tra l’altro quest’anno le comunicazioni e l’invio dei dati avvengono più velocemente. La comunicazione, infatti, è interamente via tablet e le ‘veline’ cartacee sono andate in pensione.

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