Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA STIMA SHOCK DELLA PROVINCIA

Ponte di Spino, i rincari delle materie prime affondano il progetto

Il preventivo schizza alle stelle: +17 milioni di euro. E il raddoppio della Paullese rischia di finire in archivio

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

08 Febbraio 2023 - 05:10

Ponte di Spino, i rincari delle materie prime affondano il progetto

CREMA - Un aumento shock che potrebbe anche mettere in serio pericolo la realizzazione dell’opera. Il raddoppio del ponte della Paullese di Spino d’Adda costerà 16-17 milioni di euro in più, rispetto a quanto preventivato prima della crisi delle materie prime e dell’incremento a dismisura di prezzi e forniture. Invece di 21 milioni di euro, costo già lievitato se si fa riferimento ai primi preventivi, risalenti ormai a nove anni fa, ce ne vorranno 38. Lo ha annunciato il presidente della Provincia Mirko Signoroni, lasciando a bocca aperta i sindaci e gli altri amministratori locali, presenti lunedì all’incontro dell’Area omogenea, organizzato nella sala dei Ricevimenti del Comune.

Dovrebbe essere così...

«Le ultime stime, con prezzi dei materiali aggiornati e rivisti, ovviamente alla luce dei continui rialzi sui mercati, parlano chiaro: ci vorranno 16-17 milioni di euro in più per realizzare il ponte». Il progetto non cambia. Risale al 2014, poi per anni è rimasto fermo in attesa del via libera tra ministero delle Infrastrutture e dicastero dell’Ambiente, compresa la lunga attesa al Comitato interministeriale per lo sviluppo economico. Arrivati tutti gli ok da Roma, la palla è tornata alla Provincia per gli adeguamenti alle nuove richieste: soprattutto in merito alle mitigazioni dell’impatto ambientale del manufatto che, va ricordato, sarà costruito a fianco dell’esistente.

...Invece si viaggia così

Si unirà dunque all’attuale superstrada a due corsie per ogni senso di marcia che si ferma poche centinaia di metri prima del fiume. Inoltre, il vecchio ponte asburgico, chiuso da decenni, dovrà essere recuperato come percorso ciclo pedonale, per i mezzi del parco Adda sud e per i trattori degli agricoltori che hanno terreni su una e l’altra sponda. «Ho fatto presente all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi che andremo incontro a questo pesante incremento di costi – aggiunge Signoroni – evidenziando che toccherà alla Regione farsene carico, magari utilizzando i fondi del Pnrr. Ovviamente siamo a fine legislatura (si voterà domenica e lunedì, Ndr) quindi ogni discorso in merito è rinviato a quando si sarà insediata la nuova giunta regionale».

Mirko Signoroni

L’intero territorio vuole il raddoppio, come hanno chiarito i sindaci nel presentare le priorità del Cremasco ai candidati consiglieri regionali, tra cui lo stesso Signoroni, nel corso della riunione di lunedì. «Urgente il completamento del raddoppio della Paullese con la realizzazione del nuovo ponte a Spino d’Adda con adeguato finanziamento» hanno scritto i sindaci nel documento consegnato ai competitor. «Ma nessuno di noi si immaginava un simile incremento di costi, che sfiora il 50%» ammette Piergiacomo Bonaventi, primo cittadino di Pandino e assessore all’Ambiente della super giunta guidata da Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400