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Bagnara, sciolto il comitato dopo le dimissioni in massa

Via quattro componenti tra cui il presidente Rodolfi, che attacca: «Scarsa partecipazione e incomprensioni»

Elisa Calamari

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06 Febbraio 2023 - 19:15

Bagnara, sciolto il comitato dopo le dimissioni in massa

Il presidente dimissionario Maurizio Rodolfi

CREMONA - Eletto la scorsa estate dopo circa due anni e mezzo di assenza, il Comitato di quartiere 15 (Bagnara, Battaglione, Gerre Borghi) è già decaduto. È l’effetto delle dimissioni di quattro componenti su nove, con il presidente Maurizio Rodolfi che ha dato per primo forfait lo scorso 27 dicembre. Ed è proprio lui a raccontare quanto accaduto nelle ultime settimane, non risparmiando critiche nei confronti di Comune e cittadini.


«La mia decisione è stata presa a fine 2022, in seguito ad alcune incomprensioni interne al direttivo, ma anche perché ho riscontrato con rammarico una scarsa partecipazione – premette l’ex presidente, che era stato eletto con 70 preferenze –. Dopo di me sono usciti anche il vice presidente e un consigliere. Circa una settimana fa è toccato ad un altro consigliere ed essendo venuti a mancare i numeri, il comitato di fatto è sciolto. Fra la più totale indifferenza del Comune».

Rodolfi spiega infatti di non essere stato contattato da nessuno, nonostante le comunicazioni ufficiali circa le dimissioni siano state inoltrate tempestivametne in municipio. «Neppure una chiamata per capire cosa fosse successo – dice –. Considerato che il comitato è rimasto in carica solo sei mesi, mi aspettavo un minimo di interessamento. Anche da parte della gente. Un esempio? Avevamo raccolto lamentele circa i rifiuti, così abbiamo richiesto e convocato un incontro pubblico: non si è presentato nessuno».


Il «J’Accuse» di Rodolfi si indirizza poi, nuovamente, verso l’amministrazione comunale: «Mi chiedo che senso abbia fare comitati di quartiere se poi non vengono stanziati fondi per risolvere le criticità che proprio le periferie evidenziano. Noi, ad esempio, siamo ancora in attesa di soluzioni per i problemi viabilistici di via Bonemerse: da anni si parla di dossi e cartelli segnaletici. Ricordo che in estate avevo richiesto la possibilità di un incontro pubblico con il sindaco, ma mi erano state proposte date e orari non compatibili con l’esigenza di fare partecipare le persone. Così avevamo ripiegato su un incontro fra comitato, alcuni amministratori e alcuni dirigenti comunali. In quella sede avevamo avanzato richieste, ma a fine anno ancora nessun intervento». Un problema risolto, però, c’è: quello della sicurezza del sottopasso. «Ma solo perché avevo sollecitato direttamente la Questura», precisa Rodolfi.

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