L'ANALISI
04 Febbraio 2023 - 14:57
Il ponte sul canale Delmona a Voltido
VOLTIDO - «In autunno è prevista da parte della Provincia di Cremona la messa in sicurezza del ponte sul canale Delmona nel nostro territorio». Lo rende noto il sindaco Giorgio Borghetti: «L’operazione vede la collaborazione del Comune con la Provincia di Cremona e naturalmente anche del Consorzio di Bonifica Dugali e della Soprintendenza – continua il sindaco —. L’ingegner Giulio Biroli, dirigente del Settore Infrastrutture Stradali della Provincia, mi ha riferito che a causa del noto aumento dei costi dei materiali si è verificata una procedura di affidamento dei lavori. Infatti il costo dell’opera è passato da 380 mila a 500 mila euro. Comunque il dirigente ha aggiunto che la maggiore spesa è stata recentemente autorizzata dal Ministero per cui i lavori sono confermati. Considerando però che da marzo-aprile sino a settembre-ottobre non è possibile lavorare dall’alveo per la presenza eccessiva di acqua, la Provincia ha programmato i lavori per il prossimo autunno».
Il manufatto, realizzato presumibilmente tra il 1885 e il 1890, presenta diversi problemi di corrosione e ossidazione nelle strutture metalliche, ma ci sono guai di conservazuone anche nelle strutture in muratura che costituiscono le spalle, con assenza di malta e porzioni mancanti. Nonostante il ponte non sia interessato da molto traffico, rappresenta un collegamento fondamentale tra il sistema viabilistico principale e i fondi agricoli ed è percorso anche da carichi molto pesanti, come mietitrebbie e trattori con rimorchi a pieno carico e cisterne per la raccolta del latte. La Provincia vuole rendere del tutto sicura la struttura, anche contro eventuali scosse sismiche. Nell’archivio si parla di un intervento di manutezione con rinforzo urgente effettuato tra il 1929 e il 1930 per far fronte ai problemi insorti a causa delle piene.
Un altro intervento di manutenzione straordinaria è stato effettuato a metà degli anni Novanta del secolo scorso, con l’introduzione di quattro cavalletti d’acciaio, l’installazione di diagonali aggiuntivi e il rinforzo con strutture angolari. La soluzione migliore, secondo i tecnici, sarebbe la demolizione e la ricostruzione, ma non è possibile perché si tratta di un bene tutelato. La previsione è di posizionare quattro travi a sezione saldata sotto l’intradosso del manufatto esistente che di fatto lo sostengono. Verrà imposto un limite di velocità di 30 chilometri orari.
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