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L'OSSERVATORIO

Occupazione: ora il lavoro è precario, giovani vera emergenza

Nel Cremonese gli under 30 assunti a tempo indeterminato nel 2022 sono stati solo 1.282. Sono sempre di più i contratti a termine. Scenario peggiore rispetto al resto della Lombardia

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

02 Febbraio 2023 - 05:00

Occupazione: ora il lavoro è precario, giovani vera emergenza

CREMONA - In provincia gli under 30 assunti a tempo indeterminato nel 2022 sono stati soltanto 1.282. Lo attesta l’ultimo studio condotto dalla Cisl sulla base dei dati dell’Osservatorio del precariato dell’Inps: traspare una situazione peggiore rispetto a quanto riscontrato nelle altre province lombarde.

ALLARME GIOVANI

Riguardo i giovani, infatti, complessivamente nel Cremonese le assunzioni sono state 11.875, il 39% del totale. Ma ben 9.488 sono stati appunto assunti con contratti a termine. Questo vuol dire che l’ 80% delle assunzioni di under 30 è avvenuta in condizioni di precarietà occupazionale. Dato peggiore di quello lombardo che si attesta invece al 75%.

LE ASSUNZIONI

Più in generale le assunzioni a contratto a tempo indeterminato sono state complessivamente 5.362 di cui il 57%, ossia 3.050, nella fascia da 30-50 anni. Questo dato, rapportato al totale delle nuove assunzioni pari a 30.104, porta Cremona ad una percentuale di nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato pari al 18%. Sono da aggiungere i contratti in apprendistato pari a 1.143 quasi totalmente nella fascia under 30, per una percentuale totale di contratti stabili che sale al 22%. Quando invece la media lombarda è 27%.


Il totale delle nuove assunzioni con contratti a termine, ossia il 78% rispetto al numero complessivo, è dato da: contratti a tempo determinato pari a 10.265 (il 34% del totale); contratti in somministrazione pari a 10.392 (rappresentano il 35% sui tutti i contratti e il 44% su quelli flessibili); contratti stagionali pari a 1.007 pari (3% del totale); contratti intermittenti pari a 1.935 (6% sul totale delle nuova assunzioni e 8% sui contratti a termine). Il 49% degli assunti a tempo determinato hanno dai 30 ai cinquant’anni, il 35% ha meno di trent’anni e il 16% più di 51. Per quanto riguarda gli stagionali, invece, il 41% ha fra 30 e cinquant’anni, il 24% più di 51 e il 35% è un under 30. Percentuali abbastanza stabili anche per i contratti in somministrazione e per quelli intermittenti.

Il segretario della Cisl Asse del Po Dino Perboni

IL COMMENTO

Dino Perboni, segretario Cisl Asse del Po, parla di «dati allarmanti» che «indicano chiaramente quanto è alta la precarietà lavorativa dei nostri giovani». La Cisl ha già posto questi temi al tavolo aperto con il Governo: «È necessario ridurre stabilmente il cuneo fiscale e contributivo sul lavoro a tempo indeterminato; consolidare gli incentivi alle assunzioni degli under 29; ripristinare le restrizioni sui voucher, vista l’ampia gamma di contratti flessibili a disposizione per le assunzioni. Le risorse del Pnrr devono essere utilizzate per un quadro di politiche generali di promozione dell’innovazione e ricerca, di rilancio delle infrastrutture. In una parola: di politiche di sviluppo economico e di occupazione stabile, nello specifico per i giovani. Tale strumento deve essere un volano di crescita per il territorio cremonese e di prospettiva per i giovani».

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