Addio alla signora Saide, colonna del «Dondeo»

CREMONA - Quando i clienti entravano in pasticceria, lei li accoglieva con un sorriso, sempre lì, affabile, davanti alla cassa o al banco a servire torte e pasticcini. Il «Dondeo» in via Dante è stato la sua vita. Due sere fa un tumore si è portato via Saide Maranini, moglie di Viter. La signora aveva 88 anni.

«Noi siamo originari di Imola — , racconta il figlio Fabiano — . Siamo venuti a Cremona, perché la sorella di mio nonno paterno, la zia Paola, aveva sposato Dondeo. Non avevano figli, così la zia ha chiesto a mio papà se voleva venire a Cremona a dare un aiuto in pasticceria».

Viter e Saide, settant’anni di vita insieme tra fidanzamento e matrimonio, arrivarono quando Fabiano, 58 anni il prossimo febbraio, aveva sei mesi appena. Da allora, «la mia mamma ha sempre lavorato in pasticceria. La pasticceria è stata la sua vita. Era sempre sorridente, molto gentile, le piaceva moltissimo stare a contatto con la gente. Le piaceva parlare, si è fatta anche delle amicizie nell’ambito del lavoro».

Tre anni fa, quando è arrivato il Covid, Fabiano ha preferito tenere a casa i suoi genitori. Del Dondeo, la gentile Saide è stata una colonna. «Noi abbiamo avuto sempre la fortuna di essere più che una azienda una famiglia. Anche adesso i ragazzi si stanno stringendo attorno a noi. I problemi loro diventano i nostri, i nostri diventano i loro, ci si aiuta. Mamma mancherà a tutti». 

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La 57enne, molto nota in città, era un mix di qualità, di educazione e gentilezza. Da tre anni, al Bosco Ex Parmigiano faceva volontariato al doposcuola