L'ANALISI
25 Gennaio 2023 - 17:12
CASALMAGGIORE - Sconfitta in primo grado dagli infermieri professionali dell’ospedale Oglio Po sulla questione dei turni di pronta disponibilità al pronto soccorso nei giorni feriali in orario diurno, l’Asst di Cremona passa al contrattacco e presenta appello nei confronti della sentenza emessa a ottobre dello scorso anno. Per farlo si è affidata all’avvocato Cristina Soma dello studio legale Izar & Associati del foro di Milano.
La questione è nota. Diciannove infermieri professionali, assistiti dalla Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, nel 2021 hanno intentato causa lamentando «la sistematica violazione da parte dell’Asst dell’articolo 28 del contratto collettivo nazionale del Comparto sanità», che disciplina il servizio di pronta disponibilità. La contestazione è stata mossa in relazione all’uso dell’istituto della reperibilità per i trasporti programmati nei giorni diurni e feriali. Sotto accusa un protocollo organizzativo «che assegna, al personale infermieristico in turno di lavoro ordinario del Pronto soccorso, i trasporti programmati per esami o consulenze, anche per conto di altri reparti dell’ospedale».
Il ricorso è stato definito «parzialmente fondato» dal giudice del lavoro Giulia Di Marco che ha dichiarato «l’illegittimità della pianificazione del servizio di pronta disponibilità, perché in contrasto con l’articolo 28 del contratto collettivo» — secondo cui il servizio di pronta disponibilità va limitato, di norma, ai turni notturni e ai giorni festivi — e ha ordinato all’Asst di «astenersi per il futuro dal reiterare la medesima illegittima pianificazione». Il giudice ha rigettato però le domande risarcitorie proposte dagli infermieri. Ora la contromossa dell’Asst.
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