L'ANALISI
VERSO LE ELEZIONI REGIONALI
19 Gennaio 2023 - 11:35
CASALMAGGIORE - Conferma del suo impegno per tentare la riapertura del punto nascita dell’ospedale Oglio Po e in generale attenzione per il presidio sanitario, ma anche per le infrastrutture e per i piccoli comuni. Al termine della sua visita di questa mattina a Casalmaggiore, Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia, ha ribadito alcuni punti salienti del suo programma. Giunta alle 10 in piazza Garibaldi, è stata affiancata nel suo tour dai candidati consiglieri Luca Zanichelli (capolista), Olivia Somenzi, Erminio Zanenga e Cinzia Pasotti, appartenenti alla lista Civica a sostegno dell’ex ministro. Alle 9.50 è arrivato il suo pullman, dieci minuti dopo lei su una autovettura in quanto era stata trattenuta a Milano da un impegno. Sul listone la Moratti, sempre con grande cordialità e affabilità nei modi, ha incontrato e salutato diversi cittadini, intrattenendosi con loro per uno scambio di battute. Tra questi due ex sindaci di Casalmaggiore, Massimo Araldi e Luciano Toscani, ai quali la candidata ha infine donato il suo portachiavi, la rana portafortuna realizzata dai ragazzi della comunità di San Patrignano, una realtà da tanti anni sostenuta attivamente dall’ex sindaco di Milano.
Dopo un giro sulle bancarelle, i candidati si sono diretti in Galleria Gorni: tappa al Lady Caffè, al negozio di abbigliamento Lucas Glen, alla società di consulenza Abstract, alla libreria “Il Seme”. “I suoi genitori venivano sempre qua a comprare i libri”, le ha detto la titolare Liliana Cavalli. La Moratti le ha chiesto di consigliarle un libro: “Mia nipote domani compie 15 anni, che libro mi consiglia?”. Alla fine la scelta è caduta su un romanzo dedicato ai cavalli: “Le piacciono moltissimo”. Dalla Galleria Gorni sosta alla pasticceria Duomo, da cui i candidati sono usciti con un cabaret di chiacchiere da gustare nella trasferta in pullman, trasferimento al Duomo di Santo Stefano, dove ad accogliere il gruppo è stato il parroco don Claudio Rubagotti con un cestino in mano: “Chi mi vede pensa che chieda la questua, ma in realtà ci sono dentro tutti i mazzi di chiavi per aprire le porte”, ha scherzato don Claudio, che ha poi accompagnato tutti nella visita del Palazzo Abbaziale. La Moratti è rimasta visibilmente impressionata dalla bellezza dell’edificio e dalla importanza dei volumi della biblioteca, illustrati da Vittorio Rizzi. Quindi, passando dalla sala auditorium Giovanni Paolo II, l’ingresso in Duomo, dove c’è stato spazio anche per una breve preghiera. Consueta simpatia da parte di don Claudio che si è detto onorato per la visita. Infine altre visite. Al negozio di abbigliamento Guareschi, dove c’era il titolare Paolo Bocchi: “Venivo qui negli anni ’80-’90 con mio marito”, ha ricordato l’ex vicepresidente della Regione. Per chiudere tappe e saluti al bar a fianco e al Caffè Centrale.
Prima di partire per Cremona, conversando con la stampa, la Moratti ha ribadito che per il punto nascita il suo è un impegno preciso, non una promessa: “Questo è un impegno che non dipende solo dalla Regione, ma dipende anche dal Governo. Quindi quello che farò è di chiedere una deroga, ovviamente garantendo la sicurezza, perché attorno al punto nascita servono tutte le professionalità necessarie. So che c’è anche un altro tema importante, la Cardiologia. Conosco i temi da affrontare e so dove intervenire”. Sulle infrastrutture la Moratti ha detto di conoscere il problema del ponte nuovo tra Casalmaggiore e Colorno che "va realizzato. Sono passati già tre anni dalla riapertura di quello attuale, quindi bisogna davvero metter mano al progetto”. Così come attenzione deve essere posta alla autostrada Cremona Mantova con le opere compensative, "che vuol dire anche la tangenziale di Casalmaggiore”. Necessario anche “l'ammodernamento della struttura ferroviaria”.
La Moratti ha anche parlato dei piccoli centri. “La Regione è molto distante dai piccoli comuni, probabilmente anche perché c'è una riforma delle Province che è incompiuta, in quanto sono rimaste le competenze ma senza le risorse. Però questo non può essere un alibi per la Regione. La Regione deve attrezzarsi per poter essere più vicina ai piccoli Comuni. Io nel giro che sto facendo in tutta la Lombardia sto cercando di andare anche nei piccoli comuni proprio per dare un significato alla volontà di essere loro più vicina. La mia scelta di candidare nella mia lista civica come capolista Luca Zanichelli, come sindaco di un piccolo comune, ha questo significato”. Importante, a suo avviso, è anche “far vivere il commercio di vicinato, il commercio di quartiere, anche con incentivi per far riaprire negozi che sono stati chiusi perché il negozio di quartiere significa possibilità di creare quelle relazioni che i grandi centri commerciali non creano".
"Significa - ha sottolineato Letizia Moratti - creare presidio sociale che ha valore rispetto alla sicurezza delle persone. Aggiungo una diversa modalità di gestire i distretti commerciali che vanno rilanciati ma non con interventi a pioggia che non danno i risultati che devono dare. Qui poi c’è un bellissimo palazzo abbaziale e il mio auspicio è di cercare di valorizzare anche questi gioielli che sono meno conosciuti delle grandi opere architettoniche presenti nelle città principali. Il mio impegno ha scritto nel programma è di raddoppiare i fondi per la cultura. La Lombardia è la penultima regione per investimenti culturali. Il mio impegno è quello di raddoppiarli”. Verso le 12.10 la Moratti è salita sul pullman con i candidati in direzione Cremona.
FOTO: FOTOLIVE/RAFFAELE RASTELLI
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris