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Persone con fragilità, il ruolo dell'accoglienza

Alle donne vittime di violenza e ai loro figli l'incontro al Seminario vescovile con don Pierluigi Codazzi

La Provincia Redazione

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17 Gennaio 2023 - 11:25

Persone con fragilità, il ruolo dell'accoglienza

CREMONA - L’accoglienza delle donne vittime di violenza e dei loro figli è un tema delicato a cui il gruppo Cremona 1 del Movimento adulti scout cattolici italiani ha deciso di dedicare l’incontro di stasera alle 21 presso il Seminario vescovile di Cremona. Il titolo dell’incontro è: Accogliere le fragilità – Relazioni e percorsi di autonomia, e vedrà protagonista don Pierluigi Codazzi, direttore di Caritas Cremonese.

codazzi

Don Pierluigi Codazzi


«Come Masci Cremona 1 stiamo approfondendo la conoscenza delle realtà nelle quali a livello individuale o comunitario svolgiamo qualche forma di servizio o di collaborazione – spiegano gli organizzatori sul sito della Diocesi di Cremona –. Si tratta, non solo, ma per lo più di realtà dove si incontrano persone con fragilità, tra cui immigrati, donne vittime di violenza, ragazzi a rischio di abbandono scolastico, anziani in case di riposo e tanti altri. E nell’incontrare in modo un po’ più profondo queste realtà, ci è venuto spontaneo chiederci cosa significhi veramente accogliere: fornire coperte, cibo, casa. Ma è sufficiente? O per accogliere veramente l’altro nel totale rispetto della sua alterità, è necessario che l’altro possa sviluppare una sua capacità di vita autonoma? È necessario aiutarlo a non restare bloccato in quel assistenzialismo indispensabile in alcuni momenti? Accogliere quindi forse vuole dire anche accompagnare, creare relazioni feconde, aiutare a creare autonomia. Ma come? Quali sono i problemi in questi percorsi? Quali le difficoltà da superare? Come comunità cristiana cosa possiamo, dobbiamo e riusciamo a fare? Dove dobbiamo ancora migliorarci? E come Comunità Civile?». Tutti quesiti che troveranno risposta nel dialogo con don Codazzi, che, partendo dall’esperienza della Casa dell’Accoglienza, aiuterà i presenti a fare chiarezza su un tema tanto delicato quanto importante al giorno d’oggi e nel mondo di oggi.

«Crediamo che, in particolare, l’incontro con Don Pier, possa essere particolarmente stimolante – concludono gli scout adulti –, perché sicuramente l’esperienza della Casa dell’Accoglienza, che è simbolo di carità e ospitalità per antonomasia, apre il sipario su una molteplicità di realtà dalle quali trarre importanti spunti di riflessione e di orientamento per una azione sempre più orientata alla reale accoglienza».

L’incontro è aperto a chiunque voglia partecipare e costituisce la seconda di tre tappe. Il terzo e ultimo incontro, infatti, sarà a febbraio e affronterà il tema dei ragazzi a rischio di dispersione scolastica e che spesso provengono da situazioni di povertà economica, culturale e/o affettiva, e rischiano di non riuscire a trovare la strada per essere adulti consapevoli e responsabili.

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