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CORONAVIRUS: IL QUADRO

Covid: sette morti in una settimana, contagi sotto controllo

In calo il tasso di positività in Italia: nell’ultima settimana a quota 11%, positivi saliti saliti di 375 unità rispetto a venerdì scorso

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

13 Gennaio 2023 - 20:46

Covid: sette morti in una settimana, contagi sotto controllo

CREMONA - Sette morti, uno al giorno, nell’ultima settimana in provincia a causa del Covid. Si è dunque arrivati a 1.973 vittime da inizio pandemia. Sotto controllo i contagi, saliti di 375 unità negli scorsi sette giorni e passati da 139.189 a un totale di 139.564. I positivi nelle 24 ore della giornata di giovedì sono stati 44. A livello regionale, i ricoverati in terapia intensiva sono 27, mentre nei reparti ordinari ci sono 696 pazienti. Nell’ultima settimana, quindi dal 6 a giovedì, si sono registrati 9.246 casi Covid in Lombardia, in netto calo rispetto ai 16.033 del periodo precedente, quello coinciso con le festività di fine e inizio anno (30 dicembre-5 gennaio).

I dati sono rassicuranti anche per quanto riguarda il numero dei decessi. Nell’ultima settimana sono stati 118, rispetto ai 234 che erano stati segnalati nei sette giorni precedenti. Il bilancio totale da inizio pandemia è di 45.040 morti. Nell’ultima settimana monitorata, i tamponi processati sono stati 110.652, per un tasso di positività dell'8,4%, in calo rispetto al 13,1% del periodo precedente. Passando ai dati nazionali, nel bollettino settimanale sono stati comunicati dal ministero della Salute e dalla Protezione civile 84.076 nuovi contagi. Si registrano, inoltre, altri 576 morti.

In calo il tasso di positività per Covid-19 in Italia. Nell’ultima settimana si attesta a quota 11% ,con una diminuzione di 4,9 punti percentuali rispetto al periodo a cavallo tra il 2022 e il 2023, quando era al 15,9%. Il merito alla Kraken, sottovariante Covid XBB.1.5, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha emanato alcuni suggerimenti, indirizzati alle autorità sanitarie pubbliche dell’Unione e delloSpazio economico europeo. «Vanno presi in considerazione interventi limitati nel tempo e non farmacologici come restare a casa in caso di malattia, smart working, uso appropriato di mascherine e buona ventilazione degli spazi interni».

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