L'ANALISI
10 Gennaio 2023 - 15:13
Palazzo comunale a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Entro la prima metà del 2023 dovrebbe essere chiusa la liquidazione con la conseguente cancellazione dal Registro delle Imprese della Gisi S.p.A., società per la gestione integrata del servizio idrico Oglio-Po S.p.A., nella quale il Comune di Casalmaggiore detiene una partecipazione pari al 20,37% del capitale sociale.
Se n’è parlato nel corso dell’ultimo consiglio comunale che ha approvato, con il voto a favore della maggioranza, il voto contrario di Cnc e le astensioni di Listone e VivaceSostenibile, il punto sulla rilevazione annuale delle partecipazioni societarie del Comune.
Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ricordato che «è in via di risoluzione la questione Gisi, che era la proprietaria del depuratore di Casalmaggiore, del depuratore di Viadana e di altri depuratori. I Comuni soci sono Dosolo, Sabbioneta, Pomponesco, Viadana, che detiene il 49%, e Casalmaggiore, che detiene oltre il 20 %. Padania Acque, nell’essere designata come gestore unico del servizio idrico integrato, come prevede la normativa regionale per tutta la Provincia di Cremona, ha di fatto segnato la fine delle società come Gisi, interprovinciali. Quindi Padania Acque e TEA Acque hanno provveduto a comprare i cespiti. Tutti i fabbricati e tutti gli immobili della Gisi sono già stati venduti».
Erano però rimaste delle posizioni creditizie da risolvere, rapporti di debito-credito. «Nel frattempo la società, che aveva una buona liquidità, ha distribuito, il 18 ottobre 2021, 2 milioni e mezzo ai soci. Al Comune di Casalmaggiore è spettata una cifra di 509.250 euro che sono stati messi sulla partita del gas. Nel corso dell’anno 2022 è stata saldata una posizione con un socio per 183 mila euro e poi con un privato è stata fatta una bozza di transazione, dove ne siamo usciti tra l’altro molto bene, che ha portato alla riscossione di altri 310 mila euro. Due posizioni sono già state risolte e rimangono aperte solo due posizioni con due enti pubblici. Una è stata risolta il 23 dicembre e ammonta a 219 mila euro. Devono fare gli ultimi atti ad inizio 2023 e poi ne rimane aperta un’altra di 9 mila. I due liquidatori della Gisi dicono che nel corso del 2023 sarà l’anno della chiusura della società, con la liquidazione definitiva. Più o meno ci spettano altri 500 mila euro che vanno a chiudere la partita del gas».
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