L'ANALISI
05 Gennaio 2023 - 05:05
CREMA - Diventa un caso politico la partecipazione dell’assessore comunale Franco Bordo, con delega all’Ambiente, Mobilità e Commercio, alla contro-inaugurazione della Casa di Comunità di via Gramsci, avvenuta martedì. Bordo era presente insieme ai rappresentanti dell’associazione Crema Aperta Più, emanazione della lista civica Crema Aperta, che lo scorso anno aveva raccolto 5.167 firme a favore dell’ubicazione del nuovo servizio nell’ex tribunale.
Ieri mattina, il consigliere comunale di Crema non è uno slogan, Simone Beretta, ha presentato una interpellanza, riguardante appunto la presenza di Bordo, rappresentante delle istituzioni, insieme ai manifestanti. «A quale algoritmo risponde – si interroga Beretta – l’iniziativa di Bordo? Ferma restando la libertà di espressione di ognuno, la sua presenza contrasta con un ruolo necessariamente istituzionale e dialogante con la Regione. Sarebbero bastati i rappresentanti della sua lista a sostenere anche le sue posizioni, senza bisogno che lui si esponesse in prima persona».
Beretta arriva a chiedere le dimissioni dell’assessore: «Chiedo al sindaco Fabio Bergamaschi se non ritenga politicamente incompatibile la presenza di Bordo in giunta. Se non ritenga di doverlo dismettere, considerato che simili atteggiamenti non aiutano l’amministrazione comunale ad avere rapporti sereni e proficui con la Regione, che sono importante per Crema e il territorio».
Il consigliere di minoranza si dice anche disposto a «presentare una mozione di sfiducia». Sulla questione interviene anche la forzista Laura Zanibelli: «Cosa farà Bordo in giunta? Prenderà le distanze dal sindaco che cerca di trovare una soluzione congiuntamente all’Asst per i parcheggi? Insisterà sull'uso dell’ex tribunale continuando a non tener conto dei notevole extracosti che servirebbero per adattarlo ad un nuovo scopo?».
Interpellato sulla vicenda, il sindaco ha scelto di non replicare e ha fatto dire al suo ufficio comunicazione che la sede istituzionale per la risposta è il consiglio comunale. Occorrerà dunque attendere. Sembrerebbe, tuttavia, che Bergamaschi non abbia condiviso quanto accaduto.
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