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CREMONA

Turisti in città per capodanno, ma i musei restano chiusi

Hotel e ristoranti pieni di potenziali visitatori, ma le collezioni civiche sono inaccessibili

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

01 Gennaio 2023 - 17:50

Turisti in città per capodanno, ma i musei restano chiusi

Un turista fotografa da dietro le sbarre del cortile del Museo del Violino

CREMONA - Fotografano da dietro il cancello l’uomo della musica, la scultura nel cortile interno di palazzo dell’Arte. «Peccato avremmo volentieri visitato il Museo del Violino — commentano Gianluca Giorgetti e Monica Morelli che da Viareggio hanno deciso di passare l’ultimo dell’anno a Cremona —. A saperlo saremmo venuti ieri pomeriggio, ma è bello comunque camminare per la vostra città. Abbiamo passato la notte del 31 al Ponchielli per lo spettacolo di Drusilla Foer. Abbiamo cenato e pranzeremo qui in città. Si sta proprio bene».

Gianluca Giorgetti e Monica Morelli

Musei chiusi per il primo dell’anno: questa la sorpresa che Cremona città ospitale fa all’inizio 2023 ai turisti, tanti turisti in città. Hotel se non tutti esauriti, ben pieni sia per Natale che per capodanno. Una trentina di camper hanno sostato nelle apposite piazzole sabato sera, oltre 800 gli ingressi allo Iat sotto i portici del Comune. Servizio informazioni per altro oggi chiuso. Ma i turisti non si sono fatti scoraggiare e in una città sonnolenta e assonnata hanno riempito bar e ristoranti, quelli aperti. Andrea e Franca Orizio con i figli Tommaso e Sofia raccontano: «Abbiamo passato l’ultimo a Crotta d’Adda, per curiosità. Siamo di Castegnato, abbiamo deciso di fare un giro in città, pranzare qui e poi ripartire per rientrare a casa».

La famiglia Orizio in piazza Marconi

Beatrice, Mario, Maurizio e Claudia arrivano da Prato e promuovono il loro ultimo dell’anno a Cremona: «Abbiamo cenato all’Hosteria 700 e poi festeggiato l’arrivo del nuovo anno al bar del Museo del Violino, la Chiave di Bacco — raccontano —. È stata una bella serata, c’era musica e ci siamo divertiti. Abbiamo visitato la vostra cattedrale, meravigliosa. Avete proprio un bella città».

Beatrice, Mario, Maurizio e Claudia in piazza Marconi

Sono quattro archeologi, c’è chi arriva da Matera chi da Verona e hanno deciso di passare l’ultimo dell’anno ai piedi del Torrazzo, il motivo è semplice: «Avevamo bisogno di ritrovarci e magari vedere una città che nessuno di noi aveva mai visto — dicono Angela Carcaiso, Francesca Sogliani, Luigi Crimaco e Dimitris Roubis —. Cremona ha fatto al caso nostro, è una città ricca d’arte e di bellezza, soprattutto per chi come noi si occupa di archeologia romana, classica e medioevale. Quando si arriva nella vostra piazza si rimane stupefatti. Abbiamo pernottato qui e ci stiamo godendo la tranquillità della città con i suoi ritmi lenti. A proposito: dove si può bere un buon caffé?».

Angela Carcaiso, Francesca Sogliani, Luigi Crimaco e Dimitris Roubis

La voglia di farsi incantare dalla città di Stradivari e Monteverdi è tanta, l’ospitalità e l’accessibilità ai luoghi della cultura — chiese escluse — è nettamente insufficiente. Un po’ di rammarico, ma nella giornata del 1° dell’anno ci si accontenta anche di una passeggiata in centro, ammirando i monumenti e il cuore della città. Per la cronaca anche oggi — essendo lunedì — i musei cittadini rimarranno chiusi, apertura per il Torrazzo e il Diocesano, ma tutti i restanti musei non apriranno, malgrado si sia in giorni di vacanze natalizie con le scuole chiuse. È pur vero che forse il numero di visitatori non giustificherebbe l’apertura straordinaria, ma certo se si vuole costruire una città turistica bisogna offrire ai turisti che vengono a Cremona il più possibile, anche permettendo di visitare i musei e le collezioni civiche.

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