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REGIONE LOMBARDIA

Covid, in voli da Cina a Malpensa quasi 1 positivo su 2

L'assessore Bertolaso: "Eventuali nuove misure alla luce dei dati. I lombardi non vadano in Cina"

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

28 Dicembre 2022 - 15:31

Covid, in voli da Cina a Malpensa quasi 1 positivo su 2

MILANO - Quasi un passeggero su due, tra quelli che il 26 dicembre sono arrivati a Malpensa dalla Cina a bordo di due voli, sono risultati positivi al Covid dopo il tampone non obbligatorio predisposto dalla Regione Lombardia.

"Sul primo volo - ha spiegato l’assessore di Regione Lombardia al Welfare Guido Bertolaso - su 92 passeggeri sono 35 (38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 (il 52%) sono positivi». Adesso «abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento - ha concluso - domani mattina avremo i primi risultati».

Dopo i risultati dei primi tamponi dei passeggeri arrivati a Malpensa dalla Cina «ho parlato personalmente con il ministro Schillaci, ci siamo già sentiti due-tre volte oggi e so che riferirà al Consiglio dei ministri. Abbiamo condiviso l’esigenza di attendere i risultati dei sequenziamenti prima di adottare eventuali nuove successive misure». Così ha spiegato l’assessore al Welfare lombardo Guido Bertolaso. «Questi sono numeri che devono far riflettere e che richiamano tutti all’attenzione» ha aggiunto sottolineando che la decisione di fare i controlli «non è stata un’iniziativa sbagliata o azzardata». La Lombardia «anche in questo caso è stata la prima Regione a livello mondiale che ha preso questa iniziativa».

«Le autorità cinesi non ci dicono niente, anzi, dal loro atteggiamento sembra che non stia accadendo nulla. Se dicono a tutti di andare in giro per il mondo, questo è in contraddizione con i dati che abbiamo». Lo ha sottolineato Guido Bertolaso. «Abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento, domani mattina avremo i primi risultati - ha aggiunto - se si dovesse trattare soltanto della variante omicron ne prenderemo atto, siamo praticamente tutti vaccinati e non credo si dovrà adottare nulla di particolarmente stringente».

Se invece, «e speriamo di no, dovessero esserci varianti diverse, magari addirittura non conosciute - ha spiegato - è chiaro che si dovrà provvedere in modo completamente diverso e saranno il ministro Schillaci e il governo che ci dovranno dare le indicazioni». Ad ogni modo «ai lombardi dico che è meglio evitare di andare in Cina - ha concluso - suggerisco di rimanere in Italia che è il Paese più bello del mondo».

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