L'ANALISI
BASSA PIACENTINA
26 Dicembre 2022 - 14:15
Villa Verdi
VILLANOVA – Promessa mantenuta e regalo di Natale speciale per gli amanti della musica e più in generale per tutti i villanovesi: nella manovra di bilancio appena varata dal Governo, infatti, sono spuntati anche 20 milioni di euro per salvare Villa Verdi, la storica dimora di Sant’Agata in cui hanno vissuto per oltre cinquant’anni il maestro Giuseppe Verdi e la moglie Giuseppina Strepponi. La buona notizia arriva ad un mese esatto dalla visita nella Bassa Piacentina del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che aveva confermato l’impegno del Governo per salvare la residenza, destinata alla vendita all’asta a causa di dissidi tra gli eredi.
Fra i primi ad esprimere soddisfazione, il presidente della Regione Emilia-Romagna e l’assessore regionale alla Cultura, Stefano Bonaccini e Mauro Felicori: «Non possiamo che essere soddisfatti e felici per questo importante risultato, che premia lo sforzo congiunto fatto dal Governo, dalla Regione e da tutti gli enti coinvolti per tutelare un patrimonio italiano ed europeo. Da subito, quando si era paventato il rischio che questo bene collettivo potesse andare perduto, ci eravamo assunti l’impegno di fare tutto ciò che era in nostro potere per salvaguardarlo. Impegno che siamo pronti a confermare e rinnovare, per esempio garantendo l’apertura al pubblico di questo straordinario luogo dove Giuseppe Verdi trascorse mezzo secolo di vita, che abbiamo peraltro censito tra le realtà dell’Emilia-Romagna interessate dalla legge regionale per il riconoscimento e la valorizzazione delle ‘Case e studi delle persone illustri’. Ringraziamo in particolare il ministro Sangiuliano, il Governo e tutte le istituzioni che hanno lavorato, e lavoreranno insieme, per la tutela di Villa Verdi e dei luoghi verdiani: dalla Prefettura alle Province di Parma e Piacenza, dalla Soprintendenza Abap ai Comuni di Villanova d’Arda e Busseto. Insieme continueremo a salvaguardare e valorizzare il grande patrimonio culturale, artistico e paesaggistico che contraddistingue l’Emilia-Romagna».
Come noto Villa Verdi è stata chiusa dal primo novembre scorso e con essa anche il museo annesso. Si tratta del luogo in cui il grande compositore amministrava le sue terre, i vigneti, l’allevamento di cavalli e le stalle. Della tenuta, ampliata e sistemata nel 1849, è stata visibile fino alla chiusura solo una parte dell’edificio: la stanza di Giuseppina Strepponi (seconda moglie di Verdi), con gli arredi originali, la camera da letto-studio di Verdi, e altre due sale dove si conservano documenti, fotografie e copie di opere verdiane. La villa inoltre è circondata da un grande parco progettato proprio dal compositore. Il ministro Sangiuliano nelle scorse settimane ha potuto visitare tutto, incontrando anche uno degli eredi, Angiolo Carrara Verdi, che ha fatto da cicerone. Lo stanziamento di 20 milioni di euro, fra l’altro, non è affatto casuale: da indiscrezioni sarebbe l’esatta stima del valore della villa, dunque è ormai chiaro che lo Stato farà valere il diritto di prelazione. E la dimora villanovese diventerà patrimonio pubblico, con una riapertura del museo che potrebbe essere programmata già nella prima metà del 2023.
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