L'ANALISI
26 Dicembre 2022 - 13:39
Lo chef Andrea Lodi Rizzini aveva 43 anni
VIADANA - Proseguono serrate le indagini sul ritrovamento del corpo senza vita di Andrea Lodi Rizzini, 43 anni, cuoco di Cogozzo. Da parte dei carabinieri della Compagnia di Viadana, guidati dal maggiore Giovanni Martufi, viene rivolto l’invito a chiunque abbia informazioni a rivolgersi al comando viadanese per fornirle. Qualunque dettaglio, anche apparentemente insignificante, può essere utile. I militari puntano soprattutto sull’ipotesi che Lodi Rizzini sia stato investito da un pirata della strada, ma fino a quando non verrà eseguita l’autopsia e non si conoscerà la natura delle lesioni sul corpo dell’uomo non si potrà giungere a un quadro completo. L’incarico per l’esecuzione dell’esame dovrebbe essere conferito domani. La salma si trova all’obitorio dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, dov’è stata portata dall’impresa di onoranze funebri Millenium. Il caso è seguito dal sostituto procuratore di Mantova Michela Gregorelli.
Il 43enne è stato rinvenuto esanime, poco prima delle 11.30 di domenica, a bordo della strada che collega Viadana e Boretto, all’inizio del ponte, oltre il guardrail, lungo la scarpata, nei pressi della stazione di servizio Eni. A segnalarne la presenza un passante. Sul posto sono intervenute anche un’autoambulanza della Croce Verde di Viadana e l’automedica dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, ma l’intervento si è rivelato inutile perché per il viadanese non c’era più nulla da fare.
Lodi Rizzini ha cenato la sera della Vigilia insieme al padre Emilio, che poi è andato alla messa di mezzanotte. Al suo ritorno il figlio non era in casa. Il padre ha pensato che potesse essere andato in un bar di Boretto che era solito frequentare. L’indomani il padre è andato a cercarlo nella località emiliana e, nella zona Lido Po, addossata a una recinzione, ha trovato la bici del figlio con la ruota posteriore bucata. L’ha caricata sulla sua Fiat 600 e l’ha portata da un meccanico. Dopo un po' ai carabinieri di Viadana è giunta la segnalazione della presenza di un cadavere nella scarpata alla fine del ponte sul Po, dalla parte di Viadana. I militari hanno chiamato il padre che ha poi riconosciuto una scarpa che si trovava in mezzo alla carreggiata come appartenente al figlio, altro particolare che fa pensare ad un investimento. Un automobilista di passaggio ha poi detto di aver notato la presenza di una scarpa intorno alla mezzanotte e mezza. Il padre di Andrea, vedovo, aveva perso per malattia un altro figlio quarantenne lo scorso anno. Andrea, nato il 21 luglio 1979, aveva frequentato l’Istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore Terme. Attualmente era senza lavoro.
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