L'ANALISI
23 Dicembre 2022 - 09:07
CREMONA - Le frodi creditizie mediante furto di identità continuano ad avere un certo impatto sui consumatori, con l’utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni e con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene.
In provincia di Cremona, nel solo primo semestre del 2022 se ne sono registrate 53, circa una ogni tre giorni. In tutta la Lombardia 1.800. I dati rilasciati dall’Osservatorio Crif-Mister Credit confermano un numero di frodi superiore a 15.400 casi, con un importo medio pari a 4.700 euro. Rispetto all’anno precedente è in crescita il numero di casi rilevati (+26,9%), mentre cala l’importo medio (-9,0%), ma solamente perché le organizzazioni criminali si sono orientate su finanziamenti fraudolenti di importo più contenuto rispetto all’anno precedente, che si era attestato a 5.168 euro.
Nello specifico, lo studio evidenzia come, nel semestre di riferimento, il danno stimato abbia superato i 72 milioni di euro, in aumento rispetto ai circa 63 milioni del 2021.
«Il fenomeno delle frodi creditizie realizzate attraverso il furto d’identità, evolve nel tempo. I criminali sfruttano tecniche sempre più sofisticate per carpire i dati personali dei consumatori, che sono indispensabili per compiere le frodi.
In questo periodo dell’anno, con l’aumento degli acquisti online, tra Black Friday e compere natalizie, è fondamentale porre attenzione all’utilizzo consapevole e attento dei nostri strumenti di pagamento e delle nostre informazioni personali», commenta Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di CRIF.
In Lombardia quasi 10 casi al giorno. Nel primo semestre 2022, la Lombardia ha registrato 1800 casi di frode, dato che posiziona la regione al 2° posto della graduatoria nazionale.
A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Milano con 601 casi (che la collocano al 3° posto nel ranking nazionale), seguita da Brescia con 234, e da Bergamo con 175.
Il prestito finalizzato, seppur continui ad essere la tipologia di prodotto maggiormente coinvolto nei casi di frode (36,2%), registra un calo del -16,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Diminuiscono notevolmente i casi di frode che interessano le carte di credito (-64,1%. I casi sembrano essersi spostati dalle carte di credito tradizionali a quelle revolving, che rappresentano ora una quota del 21%.
Subisce un incremento del +69% la categoria dei mutui, che nel primo semestre 2022 rappresenta il 4,1% del totale dei casi.
Rispetto al primo semestre 2021, l’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (54,2%) e in crescita del +12,4%. Segue la categoria auto-moto (che arriva al 12,3%), anche se in calo del -9,3%, quindi elettronica-informatica-telefonia (8,2%), in calo del -31,8%. Seguono le frodi che hanno per oggetto l’arredamento (6,5%), le spese per la salute (5,7%) e le spese per immobili/ristrutturazione (5,2%). In forte aumento, anche se si fermano all’1,9%, le frodi relative a viaggi e intrattenimento.
Si inverte la tendenza evidenziata durante il 2021: la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei 18-30enni (+9,5%), ed è anche la fascia più colpita (26,5% sul totale); seguono i 31-40enni (21,7%), i 41-50enni (21,6%), i 51-60enni (16,2%) e gli over 60 (13,6%). In tutti i gruppi over 30 si osserva una contrazione della quota di casi.
«Il pericolo di cadere vittima di una frode è accresciuto anche da comportamenti spesso disinvolti su Internet, come la condivisione di informazioni personali sui social. C’è però anche il rischio di essere vittima di phishing, tecnica molto diffusa per carpire dati personali che interessa sempre più la quotidianità di giovani e adulti. Per sensibilizzare le persone sui pericoli della rete, Crif ha lanciato CyberNinja, il gioco che insegna a combattere il phishing in modo divertente», conclude Rubini.
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