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CREMONA

Credito padano, 55 studenti premiati con le borse di studio

20 hanno conseguito la licenza media, 12 la maturità, 9 la laurea breve e 14 la laurea magistrale. Il premio va anche al giovane campione Dario Dester, testimonial d’eccezione

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

18 Dicembre 2022 - 17:11

Credito padano, 55 studenti premiati con le borse di studio

CREMONA - Sino all’età di quindici anni, da studente al liceo classico Manin, aveva un obiettivo in testa: entrare nell’Accademia militare dell’Aeronautica per poi diventare pilota. «Purtroppo, non passai i test fisici». Ha dell’incredibile, perché Dario Dester, 22 anni festeggiati il 22 luglio scorso, è stato 2 volte campione nazionale assoluto del decathlon (2020, 2022), 2 volte campione nazionale assoluto indoor dell’eptathlon (2021, 2022). È, il giovane Dester, un atleta che ha collezionato moltissime medaglie d’oro.

«Impegnarvi sempre, crederci fino in fondo, ponetevi i vostri obiettivi, piccoli o grandi che siano, e fate di tutto per raggiungerli, piano piano si riesce a fare tutto. Non sarete mai da soli, perché i vostri genitori vi supporteranno e questa è stata la mia fortuna». Il suo consiglio Dester lo dà ai 55 studenti, figli dei soci o dei dipendenti del Credito Padano, premiati con le borse di studio per essersi particolarmente distinti nello scorso anno scolastico: 20 hanno conseguito la licenza media, 12 la maturità, 9 la laurea breve e 14 la laurea magistrale. Il premio va anche al giovane campione, testimonial d’eccezione.

Appuntamento alle dieci del mattino nella Sala dei Quadri del Comune. Con il presidente del Credito Padano, Antonio Davò, ci sono il vice presidente vicario, Arnaldo Ghisotti, il vice presidente, Luciano Vignoni, il direttore generale Oliviero Sabato, il consigliere Laura Poli. E il sindaco Gianluca Galimberti.

«Ottenere una borsa di studio non è un risultato semplice da raggiungere: richiede impegno e costanza – dice il presidente Davò - . Perciò, il fatto che siate riusciti ad ottenerla deve rendervi orgogliosi, al di là del semplice riconoscimento in denaro. Questo premio va infatti oltre, testimonia la serietà con cui avete affrontato la scuola e non deve rappresentare assolutamente un punto di arrivo. Piuttosto, deve essere un punto di partenza per ottenere nuovi successi futuri, mantenendo l’asticella sempre alta fino al termine degli studi e, poi, con l’ingresso nel mondo del lavoro». Certo, «un mondo che non è facile per le nuove generazioni come la vostra sia dal punto di vista economico sia da quello occupazionale. Dopo due anni di pandemia, infatti, le famiglie e le aziende italiane stanno facendo i conti con gli effetti del conflitto in Ucraina. Una guerra che ha portato un forte aumento dei costi dell’energia e delle materie prime».

Come Credito Padano «stiamo cercando di fare tutto il possibile per aiutare il territorio nel breve termine, ma al speranza è che i fondi in arrivo dall’Europa possano essere ben investiti per creare nuove opportunità di sviluppo e nuovi posti di lavoro, soprattutto per voi giovani». L’augurio del presidente Davò a chi si è laureato «è che possa seguire le proprie aspirazioni e trovare un lavoro che gli piaccia e che lo faccia sentire davvero realizzato», mentre «per gli altri ragazzi, la speranza è di poter continuare un percorso di scolastico ricco di soddisfazioni, studiando sempre con il massimo impegno e tanta dedizione. Proprio come sta facendo Dario nello sport».

E lui, il campione Dario Dester, racconta la sua storia ai ragazzi che ha davanti, suoi coetanei. È la storia di un giovane che, sfumato l’obiettivo di diventare pilota, sette anni fa si «rifugia» nell’atletica, sport che già praticava dall’età di 5-6 anni. «Ho iniziato con dedizione e volontà a pormi piccoli obiettivi». Qualificarsi ai campionato italiani, poi vincerli. «Allo stesso tempo studiavo e l’impegno che richiedeva la scuola era tanto. Nel momento in cui ho cominciato a fare atletica più seriamente, cinque, sei, sette allenamenti a settimana, il mio profitto scolastico è migliorato. Lo sport è stata una salvezza. Tutta la fatica e la dedizione che ci ho messo non mi sono pesate assolutamente, ma mi hanno aiutato a ottenere tutto ciò che sono riuscito a fare sia in ambito sportivo che scolastico». Il direttore generale Sabato chiama via via i premiati: applausi, foto ricordo di «uno dei momenti più sentiti dell’anno», evidenzia il presidente Davò.

L'INTERVENTO DEL SINDACO

Il sindaco «Buongiorno a tutti. State bene? Direi di sì». Nella «bellissima sala dei Quadri» il sindaco Gianluca Galimberti si rivolge agli oltre 50 ragazzi premiati arrivati dalla città e dai paesi del Cremonese con i genitori. E chi, tra i vincitori delle borse di studio, è rimasto a letto inchiodato dall’influenza, ha mandato il papà a ritirare il premio. Ci sono anche le nonne e i nonni.

FIGLI E FAMIGLIE

«La nostra città da tanti anni è riconosciuta per diverse cose – dice il sindaco -. Ed è riconosciuta anche per una parola che si cerva di vivere con una maggiore responsabilità possibile ed anche con rigore possibile». La parola è «accoglienza». »In questo momento – prosegue Galimberti – sono 381 i minori stranieri non accompagnati nella nostra città, vengono da diverse parti del mondo ed alcuni portano su di sé i segni anche di torture. Io mi interrogo sulla mia storia, quando avevo la vostra età: avevo una famiglia che mi ha accompagnato, un luogo in cui ho potuto studiare, scuole che ho potuti frequentare, l’università che ho fatto. Loro sono ragazzi che hanno la vostra età e hanno storie diverse dalla vostra, è evidente».

La prima riflessione del sindaco: «Quando si riceve una borsa di studio, il primo significato della borsa di studio è il riconoscimento di quanto voi siete bravi, di quanto voi state dando ai voi stessi, alla vostra famiglie, alla comunità. Per me è un onore essere qua, perché io rappresento una comunità e vi dico grazie, davvero. Come ha ben detto il presidente Davò, la vostra bravura la continuerete. Ma ricordatevi che il giorno in cui si celebrano le borse di studio, si celebra non solo quello che voi date e avete dato, ma anche ciò che avete ricevuto e non tutti nel mondo hanno queste opportunità. Non date per scontato ciò che avete ricevuto, non date per scontato di poter frequentare scuole, università e di vivere in un Paese in pace, perché tutte queste sono cose non scontate che in una giornata come questa vanno celebrate anche con gioia. Il presidente Davò vi ha detto: ‘Portate i frutti’ di mettere a frutto ciò che si ha ricevuto in tutti gli ambiti. Il territorio è fatto da tante cose: scuole, università, imprese, istituti di credito».

Il grazie del sindaco al Credito Padano, «che è davvero la banca del territorio. Un territorio ha bisogno di tanti pilastri sui quali fondare il proprio sviluppo. Uno di questi è anche una realtà come questa, con la sua storia e un modo di intendere un istituto di credito». Aggiunge Galimberti: «Vorrei anche dirvi che questo è un bel territorio, una bella città e sono contento di poter dire a tanti giovani ed anche a ai loro genitori che se voi vorrete fare in alcuni ambiti un percorso di studio di eccellenza, qua potrete farlo. Una città come Cremona non è come Milano che ha tutte le facoltà possibili, è chiaro e per fortuna. Noi ne abbiamo alcune. Voi andrete dovete penserete meglio andare, però un territorio deve offrire opportunità e attrarre anche. È bello pensare che voi viviate in una città in cui Gli studenti universitari stranieri che arrivano da tutto il mondo stanno aumentando, bello perché è importante confrontarsi con culture, mentalità diverse. Ma se voi vorrete fare rare un percorso in alcuni ambiti, Cremona è l’eccellenza in Italia e presumibilmente anche in Europa. Perché sull’agroalimentare e anche sulla parte legata al suolo è una eccellenza. Ciò è frutto anche dell’aiuto vostro.

Il presidente Antonio Davò si riaggancia alle parole del sindaco. Racconta ai ragazzi (ed è la prima volta che la fa in pubblico), la sua storia di bambino che all’età di 6 anni perse la mamma, a 11 il papà. «Potete immaginare come si trova un ragazzo di 11 anni, ma ho avuto la fortuna di conoscere persone, tra cui il prefetto di Cremona che ogni in tanto mi mandava a prendere ‘Viene qui a mangiare con noi’, un ragazzino di 11 anni che andava a mangiare dal prefetto. Poi ho trovato persone che mi hanno aiutato nello studio e sono arrivato fin qui. Questo per dire che la strada è aperta, bisogna cercare di meritarsela, però Cremona è una città piccola che conosce le persone e sa voler bene alle persone. Cerchiamo di volerci bene tra di noi per aiutarci».

I PREMIATI

Licenza media

  • 1) Matteo Longo
  • 2) Martina Bardelli
  • 3) Federico Zanni
  • 4) Thomas Racconi
  • 5) Ettore Telemaco Arisi
  • 6) Davide Bolzoni
  • 7) Davide Guerreschi
  • 8) Anna Gorgaini
  • 9) Elisabetta Cogrossi
  • 10) Rebecca Furregoni
  • ì11) Andrea Carotti
  • 12) Leonardo Trinchieri
  • 13) Tommaso Sardella
  • 14) Lorenzo Marchesetti
  • 15) Vittoria Bellintani
  • 16)Marta Foina
  • 17) Alex Crotti
  • 18) Emma carnielli
  • 19) Mattia Carnielli
  • 20) Francesco Bonora


Maturità


  • 1) Nicola Cima
  • 2) Alessandro Cigoli
  • 3) Sabrina Biancardi
  • 4) Alberto Ferrari
  • 5) Alessandro Zanni
  • 6) Matilde Zambiasi
  • 7) Giada Cazzato
  • 8) Lorenzo Alessio Mari
  • 9) Sebastiano Perni
  • 10) Vittoria Piacentini
  • 11) Lara Grassi
  • 12) Sofia Freri

Laurea breve


  • 1) Lorenzo Antoldi
  • 2) Chiara Gusperti
  • 3) Luca Spadafora
  • 4) Sofia Vasta
  • 5) Sofia Carini
  • 6) Matteo De Marco
  • 7) Nicole Martina Buono
  • 8) Sofia Lorenzini
  • 9) Rebecca Parmigiani

Laurea Magistrale

  • 1)Bianca Merlini
  • 2) Beatrice Sozzini
  • 3) Elena Moroni
  • 4) Chiara amici
  • 5) Marcello Brognoli
  • 6) Luca Ferrari
  • 7) Federico Locatelli
  • 8) Benedetta Lui
  • 9) Lorenzo Mori
  • 10) Antonio Visioli
  • 11) Giacomo Riboldi
  • 12) Aurora Ghilardi
  • 13) Alessandro Cinquetti
  • 14)Lara Capoani
  • 15) Dario Dester

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