L'ANALISI
15 Dicembre 2022 - 20:06
CREMONA - Dalle cinque del pomeriggio di oggi sono completamente al freddo le famiglie che abitano nel complesso di palazzine dell’Aler, al civico 6 di via Ciria. Quattro palazzine per otto famiglie, più un altro stabile con sedici famiglie. Soprattutto persone anziane. «I termosifoni sono completamente spenti – racconta una inquilina -. L’Aler alle sette di sera non si può più chiamare. Non c’è più il numero d’urgenza».
L’inquilina denuncia il fatto e racconta com’è andata: «Sono scesa dove c’è la caldaia, c’è un numero e alle sette di questa sera ho telefonato. Mi ha risposto un signore di Brescia. Mi ha detto: ‘Signora, noi non possiamo fare niente, perché in base al nuovo accordo che abbiamo preso con l’Aler, noi siamo solo i gestori della caldaia, veniamo pagati solo per mettere in sicurezza la caldaia, ma non abbiamo più l’appalto per controllare il riscaldamento negli appartamenti. Questi sono i nuovi accordi’».
«E noi che siamo al freddo cosa facciamo? - continua - ‘Mando una mail all’Aler se ci dà l’okay per alzare il riscaldamento’. Ma qui non si tratta di alzare o abbassare, i termosifoni non vanno. Il signore mi ha detto che lui a Cremona non poteva venire. È vergognoso, ci sono persone anziane, c’è una signora di 93 anni che sta piangendo». Dopo aver 'minacciato' di denunciare al giornale il fatto, sono corsi!
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