L'ANALISI
09 Dicembre 2022 - 09:44
CREMONA - Grazie all’illuminazione a Led si è più che dimezzato il consumo energetico a carico del Comune: da 7,6 Gw di potenza assorbita a 3 Gw nel 2021. «Un risparmio dunque del 60% — spiega il vice sindaco e assessore al Patrimonio, Andrea Virgilio —, adesso manca ancora il nucleo antico, ovvero le zone monumentali». L’operazione di sostituzione ha coperto quasi tutta la città. Manca solo il centro storico, dove sono più fitte le aree soggette all’ok della Soprintendenza e l’iter è più complicato, ma in fase di chiusura. L’intenzione è comunque arrivare a installare le lampade a led anche in piazza del Duomo, piazza Roma, piazza Stradivari, giardini del Vecchio Passeggio e sui sagrati delle chiese. La sostituzione delle vecchie lampade ha anche prodotto una riduzione delle segnalazioni di guasti da parte dei cittadini, dimezzate dal 2017 al 2021. Il risparmio energetico porterà benefici all’ambiente, rendendo più leggera l’impronta ecologica della città, ma non darà immediato sollievo alle casse comunali.
«Il Comune — spiega Virgilio — è infatti vincolato a un contratto con Citelum. Ma certamente in fase di rinnovo questi dati ci consentiranno di spuntare condizioni migliori». Ma le bollette volano e l’amministrazione, anche su sollecitazione del Consiglio, già da quest’estate è impegnata nel contenimento dei costi. Ed è con questo obiettivo che partirà la sperimentazione del nuovo timing dell’illuminazione, un progetto che prevede di ritardare di 10 o 13 minuti a seconda della zona l’accensione serale dei lampioni e di anticipare di 16-20 minuti lo spegnimento mattutino. Spiega Virgilio che considerando le simulazioni economiche fornite da Citelum all’amministrazione, con una riduzione nelle accensioni di circa 30 minuti al giorno la partita economica di risparmio si attesterebbe intorno al valore di circa 120 mila euro all’anno calcolati con l’indice Consip di Giugno 2022.
Tale valutazione è riferita all’applicazione della misura in modo diffuso e costante su tutti gli impianti di Cremona. L’ipotesi è stata sottoposta al parere di Prefettura e Questura. Non è impattante e sarà sottoposta a un periodo di sperimentazione di 15 giorni. Fra le ipotesi c’era anche lo spegnimento totale dei lampioni nei parchi nelle ore notturne, ma è stata esclusa per motivi di sicurezza. Ancora in piedi, invece, l’idea di ridurre l’illuminazione delle zone monumentali. Senza arrivare allo spegnimento completo.
Era stata la maggioranza, con odg approvato a settembre in Consiglio, a l’amministrazione «ad attivare una serie di interventi per il contenimento dell’uso di gas ed energia elettrica riducendo il consumo nelle attività pubbliche e promuovendo una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini cremonesi; a verificare con A2A ogni possibilità volta a contenere i costi per le utenze, in particolare in riferimento al teleriscaldamento; a sostenere nell’ambito del Welfare le famiglie in condizioni di fragilità economica e le attività economiche in difficoltà, individuando nei bilancio un’adeguata copertura».
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