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IL LUTTO

Addio alla dottoressa Lucia Bianchini, aveva 62 anni

Fino al 2019 dirigente medico presso la Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’azienda ospedaliera. Apprezzata da colleghi e amici per la sua intelligenza e professionalità

Elisa Calamari

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25 Novembre 2022 - 17:03

Addio alla dottoressa Lucia Bianchini, aveva 62 anni

La dottoressa Lucia Bianchini

CREMONA - A 62 anni se ne è andata Lucia Bianchini, stimata neuropsichiatra infantile che ha prestato servizio a lungo per Asst Cremona e che ha collaborato concretamente con importanti realtà come l’associazione Occhi azzurri e Fondazione Sospiro.

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1986 presso l’Università degli Studi di Pavia, Bianchini nel 1991 ha conseguito la specializzazione in Neuropsichiatria presso lo stesso ateneo. Poi, fino al 2019, ha prestato servizio come dirigente medico presso il reparto di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’azienda ospedaliera.

IL RICORDO DI AMICI E COLLEGHI

Il collega Daniele Arisi, fino al 2018 responsabile della stessa Neuropsichiatria infantile, la ricorda: «Ho condiviso per molti anni con lei il lavoro nel servizio, potendone sempre apprezzare l’intelligenza, la competenza clinica, il rispetto per tutti e la capacità di instaurare un rapporto profondamente umano con i pazienti. Nel nostro lavoro, spesso rivolto a persone in situazioni complesse e delicate, i pazienti si affidavano a lei con la sicurezza di essere compresi e seguiti sempre nel loro lungo percorso. Durante la nostra collaborazione i confronti quotidiani con lei, sempre disponibile, e con le altre persone del servizio, ci hanno consentito di costruire un autentico gruppo di lavoro nel quale le sue doti umane arricchivano tutti, anche nei momenti più difficili».

L’amico Stefano Allegri la ricorda invece in un altro ruolo, nel quale si è altrettanto spesa in età giovanile: era stata "capobranco" dei lupetti nel gruppo scout Cngei Cremona 2. «Eravamo legatissimi. Abbiamo frequentato l’università a Pavia negli stessi anni ed è anche stata mia testimone di nozze – racconta –. Ha sempre avuto un atteggiamento positivo e propositivo, non si piangeva addosso, mai. Durante gli anni degli scout con i ragazzi è sempre stata molto umana, direi materna. E questa sua propensione nei confronti di bambini e ragazzi l’ha poi applicata alla professione».

Sposata con Guido Pedrazzini, direttore sanitario del San Camillo, la dottoressa Bianchini lascia anche quattro figli.

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