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L'EMERGENZA CARO ENERGIA

Riscaldamento docce e luci negli impianti sportivi: stretta «ammorbidita»

Intesa siglata tra Comune e 15 società sportive. Zanacchi: «È dispiaciuto essere stati accusati di fermare l’attività»

Mauro Cabrini

Email:

mcabrini@laprovinciacr.it

25 Novembre 2022 - 05:05

Riscaldamento docce e luci negli impianti sportivi: stretta «ammorbidita»

CREMONA - La stretta, in fondo inevitabile e operata dal Comune nel tentativo di attutire l’impatto del caro energia, era stata presa a fine ottobre e non aveva mancato di suscitare qualche protesta, in particolare per le limitazioni all’uso delle docce negli impianti sportivi di competenza dell’ente. Ora, dopo un ulteriore «negoziato», 15 realtà sportive avranno la possibilità di utilizzare le strutture comunali con servizi aggiuntivi rispetto alle strategie di contenimento inizialmente concordate. Tradotto: utilizzo senza riduzione delle docce, temperature più alte e tempi più lunghi di illuminazione di campi e spogliatoi a fronte di una loro compartecipazione ulteriore alle spese.

È il risultato di una ulteriore indagine effettuata dall’Ufficio Sport del Comune e dall’accordo integrativo stipulato con le società e delle associazioni sportive dilettantistiche che hanno aderito: Pallavolo Cremonese, Cremona Sportiva Atletica Arvedi, Accademia Boxe Cremona, Arcieri Seriart, Polisportiva Corona, Cava DGdue, Union sportiva Acli Stradivari, Dinamo Zaist, Juvi Cremona, Sanse Basket, Shotokan Ryu Cavasport, Polisportiva Sant’Ilario, Esperia Calcio, Vanoli Cremona, Comitato territoriale Csi ed Esperia Volley. L’invito rivolto agli atleti e ai genitori è quello di confrontarsi con i responsabili delle Società per il dettaglio delle scelte operate e le possibilità di fruizione degli impianti concordate con l’Ufficio Sport.


«È dispiaciuto essere stati accusati di fermare lo sport quando, da sempre, lavoriamo per migliorare la pratica sportiva in città e quando, per esempio, durante tutte le fasi più drammatiche della pandemia abbiamo dimostrato nei fatti di sostenere lo sport e la continuità delle attività sportive nonostante le numerose difficoltà e limiti sanitari — dichiara l’assessore allo Sport, Luca Zanacchi —. Nella situazione specifica, abbiamo cercato di coinvolgere le realtà sportive in un percorso di valutazione della situazione critica legata ai consumi energetici, cercando condivisione sulle scelte da operare a tutela dell’ente e delle associazioni sportive. Ad oggi nessuna attività è ferma e nessun impianto è stato chiuso, proprio perché si è lavorato per scongiurare scelte così drastiche».

L'assessore Luca Zanacchi


Le associazioni che hanno richiesto le deroghe sono state ascoltate, trovando poi un accordo relativo ai costi ulteriori. «Naturalmente, come già spiegato in precedenza, appena la situazione lo consentirà, saremo felici nel poter tornare alla normale gestione degli impianti sportivi. Ringrazio l’Ufficio Sport per l’importante lavoro svolto e l’impegno dimostrato anche in questa occasione», conclude l’assessore. Il questionario online, compilabile anche da smartphone, è stato strutturato e somministrato dopo la riunione dello scorso 24 settembre, l’assemblea della Consulta dello Sport del 25 ottobre e l’invio del verbale con richiesta di riscontro entro l’1 novembre.


«Tutti questi appuntamenti miravano alla condivisione delle strategie di contenimento delle spese energetiche sugli impianti pubblici — completa il suo ragionamento Zanacchi —. Data la scarsa partecipazione delle associazioni a questi momenti di confronto si è quindi proceduto all’invio del questionario, in modo da raggiungere direttamente tutte le realtà interessate». Su circa 60 associazioni, hanno risposto 15 realtà sportive cittadine. Di queste sono state raccolte le risposte, con le richieste anche di utilizzo delle docce per gli allenamenti per tutti gli atleti tesserati, e a seguito di ulteriori incontri si è giunti al nuovo accordo con la compartecipazione alle spese energetiche.

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