L'ANALISI
21 Novembre 2022 - 08:28
CREMONA - Tante le sfide da vincere sul fronte della sicurezza stradale. Tutte delineate, ieri, a più voci, nel corso delle manifestazioni che, in tutta Italia, hanno celebrato la Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada, una ricorrenza molto sentita a livello locale, dove gli incidenti stradali sono un fenomeno da considerare alla stregua di una «piaga», come ha detto l’altro giorno il prefetto di Cremona, Corrado Conforto Galli, nel corso della conferenza stampa convocata a palazzo del Governo per illustrare le iniziative a livello provinciale, che vedono in prima linea la Polizia stradale, il cui comandante, vicequestore Federica Deledda, ha predisposto una serie di incontri con gli studenti.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani, far capire loro come, in pochi istanti che possono annientare una famiglia, ci si possa giocare la propria vita e quella degli altri, se prudenza e consapevolezza restano a casa. Insomma, non basta l’attività repressiva, peraltro sempre più puntuale, a far ottenere quel consistente calo negli incidenti e nelle vittime di incidenti che è un obiettivo indicato dall’Unione europea non ancora raggiunto dall’Italia. Gli incontri con gli studenti saranno domani a Cremona (con gli alunni del Manin), a Casalmaggiore (mercoledì al Romani) e il 28 novembre al Racchetti di Crema.
«Ricordare per cambiare. Fermare la strage stradale e ridurre l’inquinamento ambientale. La salute del pianeta è la tua salute». Queste le prime parole usate sul sito dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada per illustrare la giornata di ieri. «Riconosciamo che il mondo è interconnesso e noi subiamo le conseguenze delle azioni da noi stessi compiute a danno della vita e del pianeta». Già, la consapevolezza è una delle parole chiave per non vedere più croci lungo le strade.
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