L'ANALISI
15 Novembre 2022 - 19:04
La Cattolica che c'è, al Campus Santa Monica
CREMONA - Cuore, mente e mani, conoscenza, talento, sapere, capacità, scelte, sbagli, ripensamenti, pentimenti. Nel complesso mondo delle relazioni di cui tutti facciamo parte, nessuno si consideri osservatore passivo. E se anche gli approcci sono diversi, così come le materie di studio, le competenze e i saperi, è la grande complessità delle relazioni di cui facciamo parte — non come semplici osservatori — a darci una mano a trasformare la conoscenza in saper fare, gli anni di studio chini sui libri in progetti, l’irrealizzabile in concretezza.
«Giovani, Università, Imprese: l’ecologia della ricerca agri-food è relazione» è il titolo della mattinata di studi che si è svolta oggi presso il Crit-Distretto per l’innovazione. Sono stati toccati i temi della conoscenza, dell’innovazione e della sostenibilità in ambito agrifood, nonché della transizione ecologica, necessaria anche in ambito zootecnico e agroalimentare. Cremona si trova a vivere un momento cruciale del suo percorso di crescita e al centro della sua azione ci sono i giovani, le università e le imprese del territorio.
Perché una città cresce se investe su giovani, conoscenza, lavoro, imprese, università, ricerca. Agli studenti di Aselli, Manin, Torriani e Anguissola è stata offerta una mattinata di formazione ma anche di riflessione sull’esito di alcuni progetti in campo, frutto di una sperimentazione virtuosa tra Politecnico, Cattolica e imprese del territorio, mirata a costruire un lavoro interdisciplinare, in un confronto costante e lungimirante tra sapere umanistico e scientifico. Efficacissime le testimonianze di tre studenti, oggi borsisti o dottorandi, che si sono raccontati con sincerità e onestà, non in cattedra ma alla pari. Andrea Mattioli, responsabile HR di fabbricadigitale, ha condotto l’incontro e introdotto il sindaco: scelta, conoscenza, desiderio, connessioni i concetti chiave dell’intervento di Gianluca Galimberti.
«Voi ragazzi siete portatori di vitalità e speranza: impegno, passione e responsabilità porteranno innovazione. Le imprese hanno bisogno di voi, diversamente verranno meno le prospettive di sviluppo — ha esordito Galimberti —. La questione non è trattenere i giovani, ma offrire loro la possibilità di scegliere e di rimanere a completare il percorso di studi. E se desiderano uscire, sia per scelta e non per necessità». E poi le relazioni: «Quelle di umanità che nascono dal cuore e quelle di conoscenza che nascono dalla mente perché senza sapere, senza conoscenza, senza scambio fra saperi diversi e culture diverse, una città muore. Se investiamo sulla conoscenza, quindi su una ecologia delle relazioni, la città godrà di un futuro vivo e vitale».
A tirare le fila della mattina, al termine della presentazione dei tre progetti che hanno visto protagonisti università e imprese, Maura Ruggeri, assessore all’Istruzione e alle risorse umane. «In un mondo sempre connesso — ha detto — le azioni per accompagnare nella scelta post diploma sono frutto di un lavoro collettivo nel quale l’Informagiovani svolge un ruolo chiave. Ma che non ha senso senza di voi. Siate dunque protagonisti, mettete a frutto ciò che siete, partecipate. Fatelo per il futuro della città. Ma prima di tutto per voi stessi».
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