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CREMONA: IL CASO

La fuga dalla Lega: «Addio per ambizioni personali»

Zagni e Chiodelli (con Burgazzi) in Fratelli d’Italia, l’amarezza del segretario cittadino. Poli: «Deluso umanamente, si sono serviti del partito anziché servirlo. Noi avanti»

La Provincia Redazione

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09 Novembre 2022 - 08:54

La fuga dalla Lega: «Addio per ambizioni personali»

Alessandro Zagni e Roberto Chiodelli

CREMONA - La fuga dalla Lega a Fratelli d’Italia, e con la fuga dalla Lega il ribaltone in consiglio comunale, con il Carroccio passato da cinque a due consiglieri e Fdi da due a cinque diventando il primo partito di opposizione, tiene banco dentro il partito di Salvini. È lì, inevitabilmente, che l’addio di Alessandro Zagni e Roberto Chiodelli (oltre a quello di Pietro Burgazzi già consumato da tempo) solleva reazioni. E riflessioni in prospettiva. Nello specifico, il segretario cittadino Mirco Poli, voce anche del consiglio direttivo della sezione di Cremona e dei consiglieri comunali Simona Sommi e Alessandro Fanti, non nasconde l’amarezza: «Dopo quindici anni di militanza di Zagni, è palese la delusione dal punto di vista umano a fronte di una scelta importante che, sebbene vada rispettata a livello personale, fa riflettere. C’è comunque sconcerto all’interno del Direttivo di sezione, di cui anche Zagni era membro regolarmente eletto da qualche mese. Passare dalla Lega a Fratelli d’Italia lascia perplessi, nonostante alcuni punti in comune condivisi dalla coalizione. Va sottolineato come la Lega si contraddistingua nel porre l’accento su storiche battaglie identitarie, come l’autonomia differenziata».

Mirco Poli, segretario cittadino della Lega


Per quanto riguarda Chiodelli, Poli aggiunge: «Alcune sue dichiarazioni meritano una breve riflessione. Ha spiegato che la sua decisione è stata maturata a lungo e nella consapevolezza di rispecchiarsi nei valori di FDI. Peccato che il suo pensiero costante, in tutto questo lasso di tempo, non gli abbia mai permesso nemmeno una volta di recarsi o almeno confrontarsi in sede (nonostante gli inviti) con le persone che lo hanno sostenuto e che tutt’ora rappresentano il partito per cui è stato votato ed eletto. Va detto anche che da quando è stato eletto consigliere non ha mai praticamente frequentato la sezione, né partecipato a eventi e attività promosse dalla segreteria. Il non aver mai interagito, nonostante i numerosi inviti a partecipare, solleva la segreteria da responsabilità rispetto alla sua decisione».

Il retroscena: «Si è di fatto ricostituito un gruppo di persone che evidentemente conduceva da tempo un’attività di confronto in parallelo a quella della segreteria cittadina, al netto di azioni singole che, alla luce dei fatti, appaiono meramente di facciata a beneficio proprio e a discapito del lavoro di squadra di militanti e sostenitori sempre disponibili — non usa mezzi termini, Poli —. Evidentemente, tutti coloro che nel tempo si sono allontanati dal movimento non avevano solide motivazioni per impegnarsi politicamente ma rincorrevano mere ambizioni personali».

Il futuro: «Il gruppo Lega in consiglio comunale, supportato dal gruppo di lavoro di sezione e dai militanti, continuerà a lavorare con impegno, come del resto ha sempre fatto, nell’esclusivo interesse e rispetto di chi ha riposto la propria fiducia nella Lega esprimendo con il voto». La conclusione sembra voler rimarcare una differenza: «La coerenza che ci contraddistingue ci ricorda che della Lega non ci si serve, la Lega si serve — sferza Poli —: e per questo ringraziamo tutti quei militanti e quei sostenitori che davvero hanno sempre risposto in modo positivo e propositivo, partecipando e supportando attivamente le idee e le attività della Lega».

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