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L'EMERGENZA CARO ENERGIA

Bollette «salasso», i consiglieri: «Ora A2A faccia di più per aiutare i cittadini»

Malvezzi, Fasani, Simi e Ceraso scrivono una lunga lettera all’ad Mazzoncini: «Inadeguata la cifra stanziata»

La Provincia Redazione

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07 Novembre 2022 - 05:10

Bollette «salasso», i consiglieri: «Ora A2A faccia di più per aiutare i cittadini»

CREMONA - Oggi l’ad e direttore generale di A2A, Renato Mazzoncini, parteciperà ad un convegno presso il Polo dell’Innovazione Tecnologica di Cremona. I consiglieri comunali di Forza Italia — Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi — e di Cremona Viva, Maria Vittoria Ceraso, prendono la palla al balzo per chiedere al top manager «attenzione su cinque tematiche che ci stanno particolarmente a cuore e che riguardano competenze e attività che A2A S.p.A. potrà mettere in campo per il nostro territorio». Lo fanno pubblicamente, attraverso una lunga lettera.

Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi e Maria Vittoria Ceraso

UNA RISPOSTA AI RINCARI

«Più aiuti per i cittadini e le imprese cremonesi - scrivono i quattro consiglieri di opposizione —. La priorità è certamente il caro bollette, che sta mettendo a dura prova la tenuta dei conti di famiglie e imprese. I dati economici relativi alla società da lei amministrata registrano un significativo incremento dei ricavi già nei primi mesi dell’anno in corso, in linea con quanto sta accadendo per gli altri operatori del settore. Abbiamo apprezzato la scelta di Linea Green di destinare alla città di Cremona 1,5 milioni di euro per contenere il caro energia per il quarto trimestre dell’anno, condizionato però all’aumento del prezzo del gas oltre alla media del costo dei primi 9 mesi del 2022, quantificato in euro 130/MWh indice PSV. Si tratta di un importo che però riteniamo decisamente insufficiente per una realtà che si colloca tra i principali operatori del mercato dell’energia. La somma stanziata appare ancora più inadeguata se paragonata allo sforzo messo in campo dalla TEA S.p.A. di Mantova che, per volontà dell’amministrazione comunale, ha destinato 7 milioni di euro per una popolazione di 50.000 abitanti. Le chiediamo, quindi, un ulteriore impegno economico a favore di cittadini e imprese».

L’ad e direttore generale di A2A, Renato Mazzoncini

GLI IMPIANTI PRODUTTIVI

Il secondo tema su cui i consiglieri comunali chiedono a Mazzoncini rassicurazioni, riguarda «l’effettiva realizzazione degli impianti di produzione di energia, di competenza di A2A S.p.A., compresi nel programma Cremona 2030». La lettera: «Il programma, presentato nel gennaio 2021, prevede investimenti per 150 milioni di euro articolati in 15 progetti, di cui 10 rientranti nella ‘configurazione base’ e 5 collocati nel ‘pacchetto sperimentale’. Fino ad oggi ci sono state presentate solo alcune slide. Crediamo necessario si passi all’operatività e alla concretezza». In particolare, Malvezzi, Fasani, Simi e Ceraso richiamano l’attenzione di Mazzoncini «su 4 interventi compresi nella ‘configurazione base’ per i quali chiediamo di avere aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei progetti e sulla programmazione dei lavori di costruzione dei seguenti impianti: 1 – Impianto di cogenerazione, abbinato a pompa di calore, presso il depuratore di Cremona per il recupero del calore delle acque reflue: valore investimento 11 milioni; 2 – Impianto di produzione di metano biologico da biomassa derivante dalla coltivazione di alghe: valore investimento 20-25 milioni; 3 – Impianto Wet oxidation fanghi per il trattamento di 20.000 mc. di fanghi biologici e rifiuti liquidi: valore investimento 20 milioni; 4 – Energy Comunity di Cremona. Installazione progressiva di impianti fotovoltaici sull’intero tessuto urbano: valore investimento 15-21 milioni. Siamo consapevoli - proseguono i consiglieri di minoranza — che l’orizzonte temporale al quale guardare non è immediato, ma sappiamo bene che l’iter per la realizzazione di impianti complessi (studi di fattibilità, progettazione di massima ed esecutiva, acquisizione delle autorizzazioni, scelta dei fornitori, realizzazione delle opere e degli impianti, avviamento e collaudi tecnici e funzionali) richiede tempistiche non brevi. Le saremmo grati se volesse fornirci qualche aggiornamento anche in merito ai 5 interventi compresi nel ‘pacchetto sperimentale’ che prevedono complessivamente un investimento di 50 milioni di euro. Anche per questi interventi non abbiamo avuto alcuna notizia sull’avanzamento degli studi di fattibilità, né tantomeno sullo stato dei progetti esecutivi.

IL TERMOVALORIZZATORE

«Una parola definitiva sul destino dell’inceneritore di Cremona. Nel 2029 scadrà l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) del termovalorizzatore di Cremona. L’amministrazione comunale ha, a più riprese, promesso di dismetterlo, salvo poi vendere l’impianto ad A2A S.p.A., incassando quota parte del corrispettivo. Sappiamo che l’impianto può essere dismesso, convertito o mantenuto in funzione, previo revamping tecnologico e rinnovo dell’AIA. Attendiamo da Lei una parola di chiarezza rispetto alle reali intenzioni del gruppo industriale che dirige, ben sapendo che queste scelte devono essere assunte con congruo anticipo».

LA TRANSIZIONE ENERGETICA

«Uno sguardo oltre i confini della città. La transizione energetica — si annota nella lettera - è un tema di interesse nazionale e internazionale. Di fronte a questa evidenza riteniamo limitativo un impegno di A2A S.p.A. focalizzato ai soli territori degli enti soci. Vorremmo conoscere se A2A S.p.A. è realmente interessata ad accompagnare l’intero territorio provinciale in questa transizione, attraverso un percorso condiviso con i rappresentanti istituzionali ed economici. In caso positivo siamo pronti ad iniziare un lavoro insieme».

UN PUNTO DI RIFERIMENTO

«Un interlocutore aziendale autorevole riconosciuto dal territorio. La delicata fase che stiamo attraversando richiede impegni concreti e riferimenti precisi», sottolineano Malvezzi, Fasani, Simi e Ceraso. Da qui la richiesta all’ad Mazzoncini «di indicare un interlocutore aziendale di A2A S.p.A., riconosciuto dal nostro territorio, che possa autorevolmente rappresentare il vostro gruppo e con il quale verificare periodicamente l’avanzamento dei progetti e l’attuazione degli investimenti energetici». In conclusione, nell’augurargli buon lavoro, i quattro consiglieri di minoranza si dicono «fiduciosi» che il manager di A2A «possa apprezzare la chiarezza delle nostre richieste e confidiamo di poter interloquire direttamente con lei in sede istituzionale».

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