Addio a Pisati, a lungo titolare del Dordoni

CREMONA - Addio a Giovanni Pisati, 86 anni, intraprendente e poliedrico, disponibile e generoso, capace di affrontare e superare molte sfide durante tutto l’arco della sua vita. Dalla fine degli anni ‘70 e per diverso tempo ha gestito, insieme alla moglie Rosa e ai figli Marilisa ed Ernaldo (e al fratello Italo), il ristorante Dordoni, in fondo a via del Sale, a due passi dalle Colonie Padane. Una cucina di ottimo livello, la sua, poco incline alle mode e più rivolta alla qualità e alla sostanza, caratteristiche tipiche del territorio cremonese.

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Il «suo» Dordoni è stato sempre molto apprezzato dai cremonesi e anche dai turisti che arrivavano da fuori. Tra gli ospiti più illustri anche la Juventus di Gianpiero Boniperti, in quegli anni spesso ospite allo Zini per qualche amichevole pre o post campionato, alla quale seguiva la tappa obbligatoria presso il locale di Pisati, la cui carriera tuttavia era cominciata molto tempo prima, a Levata di Grontardo, dove ha vissuto a lungo. Dopo gli anni passati presso il locale insieme al padre ai fratelli (Italo, Lauro, Franco, medico di Ostiano morto lo scorso gennaio), la sua prima vera attività era stata la realizzazione e lo sviluppo delle cantine in via Repubblica, lungo la strada per Aspice, con tanto di imbottigliamento e commercio del vino.

Erano gli anni ‘60 e l’attività, grazie anche ad un benessere in espansione, che coinvolgeva e toccava anche i centri più piccoli, andò incontro ad anni floridi. Poi, negli anni ‘70, l’esperienza nella carpenteria metallica (e del peltro in particolare), a riprova di un un eclettismo notevole. Infine, dopo qualche tempo, il trasferimento in città, con la gestione del ristorante Dordoni e l’inizio di una esperienza durata quasi venti anni. I funerali di Pisati saranno celebrati giovedì mattina alle 10 nella chiesa di Levata.

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