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Nutrimenti e oncologia, il corso di MedEa per un'alimentazione alleata

Oncologa e nutrizionista hanno dato ai partecipanti (una ventina ) le dritte, le indicazioni alimentari che hanno lo scopo di aiutare ad affrontare i malesseri provocati dalla malattia e gli effetti collaterali delle cure

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

29 Ottobre 2022 - 19:27

Nutrimenti e oncologia, il corso di MedEa per un'alimentazione alleata

Lanfranchi, Carli, Ratti, Ferrari e Mira Lanfranchi

CREMONA - Il frutteto e l’orto, la collina con le erbe aromatiche e la vite centenaria (con l’uva bianca si fa il succo), il roseto intitolato al compianto fondatore e presidente Donatello Misiani e a sua moglie Ermanna Manara.

Casa MEDea, in via Cà del Ferro, ore 9.35 di stamane. Maurizio Lanfranchi, vicepresidente dell’associazione fondata nel 2003, in cucina sta preparando un succo buonissimo.  La ricetta? «Finocchio, cetriolo, due tipi di mela, la Golden e la Granny Smith, zenzero, succo di lime e limone». Tutto viene frullato, versato in una zuppiera e servito nei bicchierini.

Sua moglie Mira, nata tra i fornelli, straordinaria cuoca anche per passione, ha preparato un pane che «una fetta tira l’altra» da com’è buono. La ricetta? «Farina con sette cereali. Il pane è farcito con frutta secca— mandorle, noci - frutta disidratata — fichi, mango — e ci sono anche le mele con cannella». E, poi, le barrette: «La base è di cioccolato fondente. Sopra, frutta secca e canditi».

Per quattro sabati di ottobre (l’ultimo oggi), la signora Mira ha cucinato le ricette della nutrizionista Beatrice Carli che insieme a Margherita Ratti, oncologa all’ospedale Maggiore, nella sede di MeDea ha tenuto il corso: «Nutrimenti». Sottotitolo: «Nutrimenti oncologici». Oncologa e nutrizionista hanno dato ai partecipanti (una ventina ) le dritte, le indicazioni alimentari che hanno lo scopo di aiutare ad affrontare i malesseri provocati dalla malattia e gli effetti collaterali delle cure. Ed è stato un successo.

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Casa MEDeA in via Cà del Ferro a Cremona

L'IDEA DEL CORSO

L’idea del corso è venuta tempo fa al vicepresidente Lanfranchi arrivato in Medea nel 2010, una delle anime dell’associazione insieme alla moglie Mira.

«La nutrizionista Beatrice che già conoscevo — spiega il vice presidente — aveva l’intenzione di fare qualcosa per MEDea da volontaria. Da qui, la scintilla. Ne abbiamo parlato in consiglio» e tra i consiglieri c’è Alberto Ferrari. È nato così il corso sul nutrimento: un impasto di professionalità e umanità.

«La prima lezione è stata sugli elementi generali della nutrizione — dice l’oncologa Ratti —, la seconda sugli effetti della tossicità della chemioterapia (calo di peso, nausea, vomito, diarrea), la terza sulla gestione degli eventi avversi aiutati dal cibo. Le indicazioni dell’Oms consigliano di mangiare 5 porzioni di verdura al giorno, poi è importante la stagionalità e la vicinanza tra produttore e consumatore. Mangiare frutta e verdura è importante, ma vanno combinate con le proteine: legumi, uova. La dieta mediterranea è la base: ha una buona parte di carboidrati, ma, ad esempio, anche di frutta secca che noi ci dimentichiamo. L’olio, il formaggio grana sono fantastici».

«Il primo effetto collaterale è la perdita di peso della massa muscolare che è quella che serve per la tonicità e per aiutare l’organismo a combattere le forme tumorali — sottolinea la nutrizionista Carli —. Fondamentale è l’alimentazione antiossidante per contrastare i radicali liberi che la terapia produce: la terapia è tossica da una parte e benefica dall’altra. Noi insegniamo a mangiare. Bisogna creare una alimentazione piacevole, sostenendo la massa muscolare. Abbiamo proposto piatti anche belli da vedere, colorati per dimostrare che l’alimentazione può essere gustosa. Certo, bisogna entrare nel caso del paziente, venire incontro ai gusti. L’altro aspetto fondamentale è l’assorbimento del cibo. Bisogna studiare una biodisponibilità degli alimenti, fare una sorta di ricerca di quel che può essere l’assorbimento di un intestino che magari è martoriato».

Dal risotto integrale «con la curcuma fresca, le erbe aromatiche (timo, salvia, rosmarino, erba cipollina, origano) cavolo nero», ai ravioli Snack: «Avocado e salmone, erba cipollina del giardino» , allo «sgombero affumicato con bacche di ginepro e, sopra, i pomodorini freschi». Sono le ricette gustose che la signora Mira ha preparato durante le quattro lezioni.

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Il giardino di MEDeA

Visto il successo del corso, l’anno prossimo si replicherà. Intanto, in programma c’è il corso cosmesi con le erbe aromatiche del giardino di casa MEDeA, una fucina di idee, la cui mission è: «Lavorare per una società libera dalla paura del cancro, in cui una diagnosi di tumore sia per ogni persona solo un momento transitorio nella storia della sua vita. Siamo spinti dalla passione per la ricerca e l’innovazione, per dare a tutti accesso a cure di alta qualità, fornire un beneficio concreto alla nostra comunità e nuove speranze per il futuro».

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