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SIDERURGIA

Arvedi: «Non ho mai visto un pessimista avere successo»

Il Cavaliere protagonista assoluto della presentazione dei “Bilanci d’acciaio 2022” promossa da Siderweb a Milano

Marco Bencivenga

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mbencivenga@laprovinciacr.it

27 Ottobre 2022 - 17:23

Arvedi: «Non ho mai visto un pessimista avere successo»

Lucio Dall’Angelo, direttore di SiderWeb, e il Cavalier Giovanni Arvedi

MILANO - Grande consapevolezza dei problemi del presente, ma anche un’assoluta fiducia nelle capacità dell’uomo di superarli. Ha viaggiato su due binari paralleli, a Milano, il Cavalier Giovanni Arvedi, protagonista assoluto della presentazione dei “Bilanci d’acciaio 2022” promossa da SiderWeb.


«Non ho mai visto un pessimista avere successo - ha premesso il Cavaliere, intervistato dal direttore di Siderweb, Lucio Dall’Angelo -. Il momento è difficile, le incognite per il futuro sono tante e complesse, ma io sono convintamente ottimista, perché i problemi dell’approvvigionamento delle materie prime e del costo dell’energia sono enormi, sì, ma non irrisolvibili. Le imprese e 500 milioni di cittadini europei sono vittime soprattutto di una grandissima speculazione. Risolta questa patologia, non avremo grandi difficoltà. I problemi ci sono, certo, ma si affrontano e si risolvono. A Trieste, per esempio, avevo due altiforni e la sfida era ‘aspirare tutto’. A un certo punto siamo stati fermati per altre ragioni, ma io il modo per aspirare tutto l’avevo trovato!».

«L’intuizione vincente - ha spiegato Arvedi - è quella che trova una via nuova, perché figlia dello spirito, non della logica. Chi segue la logica fa qualcosa che esiste già o che tutti ritengono possibile; la vera innovazione è pensare qualcosa che gli altri non ritengono possibile». E se, in attesa dell’idrogeno, oggi il gas è «l’unica fonte di energia» disponibile, la sfida è «sfruttare il gas che abbiamo, anziché dipendere da tre Paesi che guadagnano sulla nostra pelle». Vale per la siderurgia, come per qualsiasi altra impresa: «A Cremona la casa di cura San Camillo pagava bollette da 150 mila euro e ora spende un milione!», ha esemplificato Arvedi prima di porre una domanda cruciale: «Ma tutta questa massa di denaro dove e a chi va?». Lungo e convinto l’applauso della platea.

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