L'ANALISI
20 Ottobre 2022 - 19:58
ACQUANEGRA - Disagi e mugugni in paese per la chiusura dell’ufficio postale che ormai si protrae dal 28 settembre. Tutta colpa di un «evento criminoso», recita il cartello appeso sulla porta. Insomma un mese fa sono entrati i ladri che, oltre a rubare (il bottino è top-secret), hanno fatto una marea di danni.
Da allora la Posta di via Marconi non ha più riaperto al pubblico e sempre da allora i residenti sono costretti a ritirare la corrispondenza in giacenza, a spedirla, pagare le bollette ed eseguire le operazioni finanziarie a Sesto. Di novità positive per ora non ce ne sono e la gente si lamenta e protesta.
Il primo a perorare la causa dei suoi concittadini è il sindaco Oreste Bricchi, che ha chiamato la direzione provinciale: «Mi hanno garantito – assicura il primo cittadino – che riapriranno al cento per cento, ma non hanno definito una tempistica perché il problema principale è legato al posizionamento della nuova cassaforte. L’amministrazione comunque si è già mossa per favorire lo spostamento dell’ufficio in una zona più sicura e accessibile che potrebbe essere quella di piazza chiesa e le Poste sembrano orientate in questo senso».
Anche il parroco don Giuseppe Galbignani si augura la riapertura imminente del servizio: «Effettivamente - conferma il sacerdote - anch'io ho percepito il malcontento di parecchie persone, soprattutto anziane, che vivono il disagio di non potersi recare autonomamente all'ufficio postale di Sesto per le loro varie esigenze. In effetti la chiusura e l'attesa di un ripristino della funzionalità dell'ufficio postale locale i stanno protraendo in modo eccessivo».
Spera nella risoluzione del problema anche la presidente della Pro loco Maddalena Garoli: «La chiusura dell'ufficio – afferma la volontaria – sia pur in via temporanea rappresenta un grande problema per il nostro Comune e condivido per questo il disagio delle famiglie, specialmente di quelle nelle quali vive un anziano che fino a ieri andava in autonomia a ritirare la pensione o a pagare un bollettino, mentre ora deve dipendere anche per le cose più elementari. Inoltre la chiusura dell'ufficio rappresenta l'ennesima occasione persa di socialità e di incontro che viene tolta ai nostri cittadini; nel giro di pochi mesi il Comune ha perso la banca, incluso lo sportello Bancomat, l'Ufficio Postale aveva già ridotto l'orario e tolto l'apertura del sabato. Ora questa chiusura con una riapertura molto dubbia».
Con una nota stampa le Poste confermano «di aver già messo in atto tutte le azioni necessarie per terminare i lavori per la messa in sicurezza dell’ufficio postale nel più breve tempo possibile». Si aspetta e si spera.
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