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SESTO ED UNITI

Campanile della chiesa, lavori avanti tutta

Don Maggi: «Ora cantiere sulla navata centrale». Costi: oltre un milione di euro, la strada è lunga

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

20 Ottobre 2022 - 05:00

Campanile della chiesa, lavori avanti tutta

SESTO - Da inizio estate i muratori della ditta Musoni di Cremona stanno lavorando sodo sul tetto della chiesa di Sesto. Oltre alla copertura, «dovranno rimettere in sesto» (è proprio il caso di dirlo) le statue e i pinnacoli della facciata, rimossi a metà dicembre del 2019 perché stavano cadendo a pezzi. Questa è la consegna della Soprintendenza, seguita dall’architetto Guido Chiari dello studio Archidue di Cremona, titolare del progetto di restauro. Dopo alcuni mesi da quando il cantiere è cominciato, il parroco don Enrico Maggi mantiene la promessa di aggiornare tutti sia sullo stato dell’arte che sulla risposta delle famiglie al suo appello a contribuire con le offerte per onorare un debito che ha tanti zeri: 1 milione e 114.325 euro.


«Come ho scritto sul giornalino parrocchiale – riferisce l’arciprete – si stanno intravedendo i primi segni concreti di questo intervento, perché è stata rimossa una delle capriate e una quantità cospicua di rottame e guano dei piccioni, per non parlare dei coppi sbriciolati dal tempo. L’intervento ora è concentrato sulla navata centrale, dove si stanno sostituendo le travi e consolidando la struttura muraria, di gronda e di elevazione. Oltre alla copertura dovrà essere ricucita la volta che in parte è crollata. Chi entra in chiesa vedrà un ponteggio nella navata centrale; durante i lavori si è appurato che gli intonaci non sono decorati con affreschi, ma a secco e per fortuna l’umidità e le infiltrazioni d’acqua piovana non avrebbero provocato dei distacchi pericolosi».


Il capitolo più spinoso resta comunque quello dei costi. Fino ad oggi è arrivata dalla diocesi di Cremona una sovvenzione di 335 mila euro pescati dai fondi dell’8 per mille della Cei e anche la fondazione Arvedi-Buschini darà un aiuto finanziario significativo. Da giugno, quando è scattata l’operazione, le buste mensili distribuite nelle case e altre offerte hanno lasciato in cassa 9.200 euro. Ma la meta resta ancora lontana. Don Maggi non si perde d’animo e ricorda tutte le possibilità che ci sono per dare una mano con il portafoglio: dal contributo annuale di mille euro, all’offerta di un metro quadrato che sul tabellone posizionato in chiesa ne costa 200, alla donazione di una tegola al prezzo di venti. Si possono anche fare «erogazioni liberali», detraibili dalla dichiarazione dei redditi.


«Il nostro obiettivo – conclude don Maggi – resta quello di superare nei prossimi mesi i 100 mila euro e dunque stimoliamo i sestesi, ma anche le associazioni e le ditte del territorio, gli imprenditori agricoli e le istituzioni a partecipare con generosità».
Sabato sera, quando è venuto a conferire la Cresima a nove ragazzi, anche il vescovo Antonio Napolioni si è reso conto di quanto sia imponente l’operazione: «Ci rivedremo presto per vedere come vanno le impalcature – ha detto il vescovo - che sono il segno di una chiesa che non solo si rimette a posto rispetto al passato, ma si prepara ad essere accogliente nel futuro».

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