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FAUNA E TERRITORIO

Daini, Rolfi: «Servono gli abbattimenti. Catture e mantenimento a vita non sono la strada corretta»

L'assessore: «Incidenti nella zona tra Cremona e Brescia, in particolare sulla strada tra Genivolta e Borgo San Giacomo»

La Provincia Redazione

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19 Ottobre 2022 - 14:12

Daini, Rolfi: «Servono gli abbattimenti. Catture e mantenimento a vita non sono la strada corretta»

CREMONA - "La presenza eccessiva di daini, specie alloctona, sta causando incidenti nella zona tra Cremona e Brescia, in particolare sulla strada tra Genivolta e Borgo San Giacomo, come dichiarato anche dai sindaci della zona e dal presidente del Parco Oglio Nord. La Regione Lombardia è disposta a convocare un tavolo che coinvolga tutti gli enti locali per trovare una soluzione. La cattura con il relativo trasporto e/o mantenimento della fauna selvatica non è un'opzione percorribile. Servono gli abbattimenti. E nell'area del Parco a Riserva Naturale spetta all'ente parco farli". Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi.

In merito alla problematica legata alla popolazione di daini del territorio del Parco Oglio Nord e nelle zone limitrofe (prevalentemente interessanti i territori di Azzanello e Genivolta in provincia di Cremona e altri comuni limitrofi in provincia di Brescia) la Regione Lombardia si è attivata già da gennaio 2022 per valutare la situazione e intraprendere unitamente agli altri enti competenti le eventuali azioni di controllo e gestione della specie, intavolando anche un approfondimento tecnico scientifico e metodologico con Ispra visto che la specie non è cacciabile in Lombardia e al momento non sono previsti piani di controllo della specie nei territori di Brescia e Cremona interessati dalla problematica. Serve un’azione di contenimento dentro il parco, dove si concentra, con gli strumenti che la legge consente e come altri enti parco fanno già.

 RIUNIONE TECNICA

Il 25 ottobre ci sarà una riunione tecnica con i referenti delle polizie provinciali per valutare le azioni necessarie di intervento che necessariamente si baseranno su un'attività di monitoraggio e sulla eventuale redazione di un piano di controllo che individui le modalità più opportune di intervento per la riduzione della specie e per la riduzione del rischio incidentale e dei danni al settore agricolo.

"La Regione Lombardia farà quanto di competenza, procedendo alla redazione del piano di controllo nell’area di competenza e alla valutazione di incidenza che risultano quanto mai necessari anche in considerazione delle diverse aree di rilevanza ambientale e Natura 2000 presenti nel territorio" aggiunge Rolfi. "Chiederemo a ogni ente di rispettare le proprie responsabilità e competenze".

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