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LA LEGISLATURA AL VIA

Cottarelli e Ancorotti, debutto a Palazzo Madama

Per l'imprenditore cremasco e l'economista cremonese il primo giorno da senatori. Il primo, nelle file della maggioranza, è entusiasta. Il secondo: «Centrodestra già spaccato, ne vedremo delle belle. Intenso il discorso della Segre»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

14 Ottobre 2022 - 05:05

Cottarelli e Ancorotti, debutto a Palazzo Madama

CREMONA - Seduti composti ai banchi del Senato e quasi dirimpettai: un po’ come tornare al primo giorno di scuola. Ieri a palazzo Madama l’esordio di Renato Ancorotti e Carlo Cottarelli, eletti rispettivamente con Fratelli d’Italia e Partito democratico, chiamati come i loro 198 colleghi ad eleggere il presidente del Senato, la seconda carica dello Stato: l’assemblea ha poi scelto Ignazio La Russa di Fdi.

Renato Ancorotti

Emozioni di una giornata particolare per i due neo senatori cremonesi. Da entrambi parole di apprezzamento per l’intervento della senatrice Liliana Segre a cui, in quanto più anziana in carica, è toccato il compito di aprire la seduta. «Ho ascoltato con interesse il discorso della senatrice a vita – esordisce Ancorotti – che ci ha esortati a lavorare con buonsenso e sobrietà. È un appello che raccolgo con determinazione, consapevole della drammatica situazione internazionale in cui ci troveremo ad operare, ma dalla quale non ci faremo intimorire».

Carlo Cottarelli

Il neo senatore cita Adriano Olivetti: «Lavoro, cultura, servizi, democrazia sono state le sue parole d’ordine. Concetti che sento miei e per i quali da oggi mi impegnerò anche in questa nuova veste». Nessun dubbio, ovviamente, nel voto per il presidente. Cosa che altrettanto ovviamente non ha fatto Cottarelli. «Una giornata emozionante – racconta l’economista –: poi la sorpresa finale dei 17 voti in più presi da La Russa, rispetto al numero di eletti per il centrodestra. Nel primo giorno del nuovo Senato si è prima spaccata la maggioranza poi l’opposizione. «Verrebbe da dire: ne vedremo delle belle... ma di bello non c’è molto, tranne il discorso molto intenso e commovente di Liliana Segre. Chi ha votato La Russa al di fuori della coalizione di maggioranza? Come al solito, a cose fatte pare non sia stato nessuno».

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