L'ANALISI
13 Ottobre 2022 - 09:30
CREMONA - Si è tenuto in Regione il Tavolo per l’utilizzo idrico in agricoltura. Obiettivo principale, fare il punto sull’andamento della stagione irrigua conclusa e sulle misure adottate per fronteggiare l’emergenza, nonché sulla attuale situazione delle risorse idriche e sulle misure per contrastare il ripetersi dell’emergenza. I dati comunicati da Arpa Lombardia confermano una grave situazione di deficit delle scorte idriche rispetto a quelli medi del periodo: le riserve accumulate negli invasi idroelettrici montani e nei grandi laghi regolati sono inferiori del 53%, rispetto alla media di riferimento (2006-2020). Alla scarsità di precipitazioni del periodo dicembre 2021-giugno 2022 (di solito ricchi di neve) si sono associate temperature particolarmente alte nella stagione estiva, che hanno esacerbato una situazione già difficile; i danni al comparto agricolo sono stati ingenti.
«Tutti gli intervenuti — spiega Massimo Sertori, assessore agli Enti locali — hanno accolto positivamente la nostra proposta di far diventare permanente questo Tavolo con lo scopo di condividere con gli operatori, le associazioni di categoria e gli enti interessati le misure che dovranno essere messe in campo nel medio periodo. È necessario fare tesoro dell’esperienza maturata quest’anno ed interrogarci sugli sviluppi futuri nella gestione delle crisi idriche, sapendo che non esistono soluzioni semplici ai problemi complessi». «Non dimentichiamo — prosegue — che a inizio giugno, in uno dei periodi di massima necessità irrigua, le risorse idriche disponibili in Lombardia ammontavano mediamente a circa 2.200 milioni di metri cubi d’acqua e quest’anno ce n’erano solo 970 milioni, in sostanza meno della metà dell’acqua necessaria. Quindi ben vengano i laghi di cava e lo snellimento della burocrazia per i pozzi a uso irriguo, ma dobbiamo puntare anche sull’incremento della fascia di regolazione dei grandi laghi e, soprattutto, sugli investimenti per l’ottimizzazione e la manutenzione delle infrastrutture e delle reti di irrigazione».
«Colgo positivamente gli spunti degli enti e delle associazioni intervenute — continua Sertori — che hanno evidenziato la necessità di attuare azioni preventive e strategie di adattamento per mitigare gli effetti di futuri, eventuali periodi siccitosi, e soprattutto di lavorare in sinergia, per garantire il corretto equilibrio nell’utilizzo della risorsa idrica. Inoltre, hanno puntato l’attenzione sulla necessità di una regolazione e di un maggiore controllo nelle aste fluviali, inasprendo anche la lotta all’abusivismo nel prelievo di acqua dai fiumi. «Su questo punto — conclude Massimo Sertori — dovremo sicuramente lavorare in collaborazione con le province lombarde».
«Saremo in pressing sul Governo — dichiara l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi — per i risarcimenti alle aziende per i danni causati dalla siccità, che ammontano a 417 milioni per la Lombardia, e per l’attivazione delle assicurazioni agevolate, chiedendo anche un impegno a velocizzare l’autorizzazione per i pozzi e i prelievi dalle cave e il monitoraggio costante delle riserve idriche». «Siamo già al lavoro — aggiunge — per affrontare al meglio la stagione irrigua 2023 insieme a consorzi di bonifica, associazioni agricole e gestori idroelettrici». Unanime è stato inoltre il ringraziamento alla Regione per le azioni intraprese durante la primavera e l’estate per fronteggiare la situazione eccezionale, tra le quali si ricordano la dichiarazione dello stato di emergenza regionale, le discipline sulle deroghe al deflusso minimo vitale e relative al risparmio idrico, nonché gli accordi volontari con gli operatori idroelettrici per il rilascio di acqua dagli invasi a beneficio dell’agricoltura.
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