L'ANALISI
I NODI INFRASTRUTTURE
04 Ottobre 2022 - 16:36
MILANO - L'autostrada Cremona-Mantova è tornata oggi ad essere argomento di discussione in aula consiliare di Regione Lombardia. Il consigliere regionale del M5S Marco Degli Angeli commenta in prima istanza l'idea generale del progetto: «Regione Lombardia vent’anni fa ha deciso di portare avanti, per scelta politica, un progetto che nel tempo si è rivelato sbagliato perché insostenibile economicamente. Anche i territori hanno sbagliato, perseguendo un ideale di sviluppo inadeguato nato intersecando infrastrutture e opere concepite con scopi indifferenti. È il modello che è sbagliato, perché alla base c’era, e persiste, un errore di metodo».
Il consigliere pentastellato ha interrogato l'assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi per ottenere chiarimenti in merito alla risoluzione consensuale tra Regione, Aria e Stradivaria al fine di ultimare il progetto: «Ciò che resta oggi di un’idea mal concepita è l’evidente oggi accanimento terapeutico nei confronti di una struttura che, è agli atti, non è sostenibile. Non esiste ad oggi un prospetto di modello economico finanziario che regga alla prova dei numeri. Il conto, come sempre accade quando i politici prendono scelte sbagliate, lo pagheranno i cittadini. Regione Lombardia sborserà 25 milioni di euro di soldi pubblici per liquidare Stradivaria. Resta da capire se con quei soldi serviranno a solo a liquidare definitivamente il progetto, o peggio ad acquistare un progetto fallito, i cui costi nel tempo potrebbero levitare fino a un miliardo di euro. Questo i cittadini lo devono sapere, perché il rischio di danno erariale è concreto».
«Mancano otto chilometri di autostrada - conclude Degli Angeli -, in Lombardia non si è mai vista un’autostrada che finisce nei campi. Ancora più grave il fatto che, per inseguire questo scempio, vengano fermate infrastrutture utili come la tangenzialina di Casalmaggiore e la riqualificazione della Ss10. Di questo Regione Lombardia ha responsabilità esattamente come i territori. Mi auguro una prossima riapertura dei tavoli di discussione per progetti alternativi, attraverso i quali impedire che il nostro territorio resti fermo al palo».
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